Due americani sono stati uccisi in combattimento in Ucraina, nel Donbas. Non sono stati divulgati, in segno di rispetto per le famiglie, né i nomi né i dettagli sulle circostanze della morte. Funzionari governativi ad ABC News hanno affermato che “siamo in contatto con le famiglie e stiamo fornendo tutta l’assistenza consolare possibile”.

Questi due statunitensi si aggiungono ad altri due morti per difendere l’Ucraina dall’invasore russo. Altri due, invece, sono prigionieri in Russia e rischiano la pena capitale.

Il 52enne Stephen Zabielski – con esperienza nell’esercito americano – è stato ucciso nel maggio scorso dopo avere calpestato una mina a Dorozhnyanka, nell’oblast di Zaporizhzhia. Padre di cinque figli, ha perso la vita mentre stava attraversando una fitta vegetazione con la nebbia ed era impegnato in una missione di sminamento.

Ucciso, ad aprile, anche il 22enne Joseph Cancel, veterano de Corpo dei Marines degli USA, assunto tramie una società appaltatrice militare privata. Non si sa, però, nulla sulle circostanze dell’uccisione.

I due americani detenuti dai russi, invece, sono il 39enne Alexander Drueke e il 27enne Andy Huynh, entrambi originari dell’Alabama. Sono stati catturati dalle truppe del Cremlino l’11 giugno scorso dopo che il gruppo di cui facevano parte era stato colpito da un pesante fuoco d’artigliera nella regione di Kharkiv, nell’Ucraina nord – orientale. I russi hanno già fatto sapere che i due non possono beneficiare dei diritti concessi ai prigionieri di guerra perché non arruolati nell’esercito ucraino.

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