Come i ragazzini indisciplinati, puniti dal preside: ammessi nel Claggan park, lo stadio di casa (appena 140 posti, ma la media di spettatori non va oltre i 60 a partita), soltanto se accompagnati dai  genitori. E’ la decisione presa dal Fort William, società scozzese che milita nella Highland League, un campionato semiprofessionistico, dalla lunghissima tradizione, che raggruppa i club della parte settentrionale della regione britannica.

In una nota, il presidente del Fort William, Peter Murphy, ha motivato la decisione con “un comportamento inaccettabile del gruppo di tifosi utras, per un certo numero di partite in questa stagione. Abbiamo preso la decisione di vietare a questo gruppo le partite in casa. Potranno ottenere l’ingresso individualmente se accompagnati da un genitore”.

Il Fort William ha acquisito una poco invidiabile notorietà per la lunga serie di sconfitte di fila: non hanno conosciuto vittorie per ben due anni, tanto che la BBC ha realizzato un documentario dal titolo The Fort. Definita “la peggior squadra della Gran Bretagna”, il Fort William ha concluso all’ultimo posto della Highland League per 14 volte, nelle ultime 20 edizioni Anche quest’anno, la formazione neroarancio è nettamente ultima, con sole tre vittorie in campionato. Per sua fortuna, il torneo non prevede retrocessioni. Il club ha attraversato recentemente una crisi che ne ha messo a repentaglio la sopravvivenza; al’inizio di questa stagione, una nuova, variopinta dirigenza ha rilevato il club, con obiettivi di rilancio, finora miseramente falliti. Magari, far accompagnare gli ultras dai genitori farà aumentare il numero di spettatori nelle gare di casa, chissà?

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