• Al via la vaccinazione antifluenzale nelle farmacie.
  • Firmato il protocollo d’intesa tra Governo, Regioni, Province Autonome, Federfarma e Assofarm.
  • Chi si può vaccinare in farmacia e i destinatari del siero.

Al via da oggi, venerdì 22 ottobre, la somministrazione del vaccino antinfluenzale nelle farmacie.

Federfarma ha espresso «piena soddisfazione» per la firma del Protocollo d’intesa tra Governo, Regioni, Province Autonome, Federfarma e Assofarm, sulla somministrazione del vaccino antinfluenzale in farmacia.

«Ringrazio il Ministro della Salute Roberto Speranza per aver voluto valorizzare, ancora una volta, la professionalità del farmacista e il nuovo modello di farmacia dei servizi, che si conferma un fondamentale anello di congiunzione tra cittadini e Servizio Sanitario Nazionale» ha affermato il presidente di Federfarma Marco Cossolo.

«Questo protocollo d’intesa, così come l’Accordo quadro per la somministrazione di vaccini anti-Covid e il Protocollo per l’esecuzione dei test antigenici, ribadisce il ruolo svolto dalle farmacie italiane in qualità di presidio sanitario di prossimità sul territorio fin dall’inizio della pandemia», ha proseguito Cossolo.

«Grazie all’intesa raggiunta, le farmacie daranno un contributo determinante all’ampliamento della copertura vaccinale contro l’influenza, come stanno già facendo per la copertura vaccinale contro il Covid, mettendo in linea il nostro Paese con le migliori pratiche europee», ha dichiarato il segretario nazionale di Federfarma Roberto Tobia.

CHI SI PUÒ VACCINARE IN FARMACIA

In farmacia potranno vaccinarsi tutti i cittadini maggiorenni, anche quelli per i quali la vaccinazione è offerta gratuitamente dal Servizio Sanitario. La somministrazione, una volta effettuata l’anamnesi e acquisito il consenso informato del paziente, avverrà in piena sicurezza in aree dedicate, interne o esterne alla farmacia, e sarà possibile anche durante gli orari di chiusura.

I DESTINATARI

Il vaccino antinfluenzale è particolarmente raccomandato per persone di età dai 60 anni in su, per persone ad alto rischio di complicazioni a causa di patologie croniche già esistenti, per il personale sanitario e di pubblica utilità (Forze dell’ordine, ecc…), per le donne in gravidanza e per i bambini dai 6 mesi ai 6 anni.

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