• Lo scienziato Yusen Zhou ha depositato un brevetto per un vaccino contro il COVID-19 il 24 febbraio 2020.
  • La Cina ha dichiarato la trasmissione umana del coronavirus solo cinque settimane prima.
  • Si rafforza la tesi dell’origine del coronavirus nel laboratorio.

Uno scienziato militare cinese, con legami con gli Stati Uniti d’America, avrebbe depositato un brevetto per un vaccino contro il Covid-19 prima che la malattia fosse dichiarata una pandemia. Lo scrive il Daily Mail.

Secondo il quotidiano The Australian, il 24 febbraio 2020 Yusen Zhou, che lavorava per l’Esercito Popolare di Liberazione, ha depositato i documenti per conto del partito politico cinese. Qundi, appena cinque settimane dopo che la Cina confermò, per la prima volta, la trasmissione umana del coronavirus.

Si dice che Zhou abbia «lavorato a stretto contatto» con gli scienziati dell’Istituto di virologia di Wuhan, tra cui Shi Zhengli, il vicedirettore del laboratorio famoso per le sue ricerche sul coronavirus nei pipistrelli.

Questa relazione potrebbe rafforzare la speculazione secondo cui il coronavirus sia fuoriuscito da un laboratorio e che la Cina fosse consapevole che si stava diffondendo tra gli esseri umani prima dell’allerta internazionale.

Zhou è morto misteriosamente meno di tre mesi dopo aver depositato il brevetto. Il New York Post ha affermato che la sua morte è stata riportata soltanto in un rapporto dei media cinesi, nonostante fosse uno degli scienziati più importanti del Paese.

Zhou ha lavorato anche a ricerche legate alle istituzioni statunitensi, tra cui l’Università del Minnesota e il New York Blood Center.

Questa notizia si inserisce nel periodo in cui il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha ordinato alle agenzie di intelligence di avviare un’indagine per stabilire se il Covid-19 sia stato creato dall’uomo.

Di conseguenza, a più di una dozzina di laboratori nazionali, gestiti dal Dipartimento dell’Energia, è stato ordinato di supportare l’intelligence per capire, in 90 giorni, quale sia stata l’origine del coronavirus.

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