Ad aprile, meno di un mese dopo l’ufficializzazione della pandemia di Covid-19, la cantautrice e attrice statunitense Dolly Parton ha donato 1 milione di dollari alla ricerca sul vaccino presso la Vanderbilt University.

Più di sette mesi dopo è stato rivelato che la donazione della leggendaria artista ha aiutato a finanziare il vaccino di Moderna che, questa settimana, è diventato il secondo farmaco contro il coronavirus con un tasso di successo incredibilmente alto: 94,5%.

Il nome di Dolly Parton, come riportato da ABC7.com, infatti, compare nel rapporto preliminare sul vaccino tra gli sponsor come l’Istituto nazionale di allergie e malattie infettive, diretto dal virologo Anthony Fauci, e la Emory University. Dolly Parton, 74 anni, ha originariamente donato il milione di dollari al Vanderbilt University Medical Center in onore del suo amico e professore di chirurgia, il dr. Naji Abumrad.

Il vaccino Moderna, secondo i primi dati rilasciati dall’azienda, è efficace al 94,5% contro il coronavirus. Le vaccinazioni potrebbero iniziare già alla fine di dicembre – ha detto il virologo Fauci –  anche se le dosi saranno rese disponibili prima ai gruppi ad alto rischio come gli operatori sanitari, gli anziani e le persone con determinate patologie.

Dolly Parton, riconoscendo da subito la gravità del virus, ha esortato i suoi fan a dondare al fondo di ricerca per il Covid-19 della Vanderbilt University, raccogliendo oltre 98mila dollari, circa 83mila euro.

Il dono dell’artista è stato utilizzato per la prima volta per la ricerca dei trattamenti temporanei per il COVID-19 mentre il vaccino era in fase di sviluppo: «Mi sentivo come se questo fosse il momento di aprire il mio cuore e la mia mano e cercare di aiutare», ha detto in un’intervista rilasciata tempo fa alla NBC.

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