Il generale Roberto Vannacci, al centro di feroci polemiche politiche e sui social media per quanto scritto in un libro, è stato sollevato dal comando e rimosso da capo dell’Istituto geografico militare di Firenze. Lo ha stabilito lo Stato Maggiore dell’Esercito. L’ufficiale verrà sostituito nel suo incarico dal generale Massimo Panizzi, che prenderà servizio lunedì.

Inoltre, si è appreso che Vannacci è stato messo a disposizione del comando delle forze operative terresti rimanendo nella sede del capoluogo toscano.

Vannucci: “Replicherò nelle sedi opportune”

Il diretto interessato, a Diario del Giorno su Rete 4, appresa la notizia, ha affermato: “Quando scrivevo questo libro sapevo che avrebbe dato da discutere ma sicuramente non mi aspettavo questo polverone. Non replicherò a decisioni che arrivano da una catena gerarchica. Lo farò nelle sedi opportune”. E ha aggiunto: “La Costituzione garantisce la libertà di parola. Da me nessuna istigazione all’odio. Io non mi sento di fare passi indietro, rivendico quanto ho scritto. Non uso mai parole volgari o triviali: esprimo liberamente i mie pensieri”.

“Obiettivo del libro – ha spiegato il generale – era quello di manifestare delle opinioni che sono personali. Fondamentalmente i temi a cui mi riferisco sono quelli del buon senso e quella che io definisco la normalità, ovvero quello che pensa la maggior parte della popolazione”.

Poi, a proposito delle polemiche nate sulle sue affermazione sui gay, il generale ha aggiunto che gli “omosessuali rappresentano una porzione minoritaria della società e come tali escono dai canoni della normalità. Io ho sempre rifuggito la normalità nella mia carriera, in quello che ho fatto e non per questo mi devo sentire migliore o peggiore di qualcun altro”.

E sulla pallavolista Paola Egonu: “Non vedo perché dovrei porgere delle scuse per una espressione che non è assolutamente offensiva. Io ho detto una cosa ovvia: il vedere una bravissima pallavolista dalla pelle scura non la identifica in maniera immediata come italiana perché da 6 mila anni lo stereotipo dell’italiano è quello di uomo bianco. Questo non vuol dire che gli uomini bianchi siano superiori a quelli neri. Le espressioni razziste sono quelle che fanno riferimento ad una superiorità di una razza rispetto ad una altra ma questo non è quello che ho espresso nel mio libro”.

All’opposizione non basta il trasferimento

All’opposizione, però, non basta il trasferimento. Alessandro Zan, deputato e responsabile Diritti del Partito Democratico, ha commentato: “Il semplice trasferimento di Vannacci non è sufficiente. La sua presenza ai vertici dell’Esercito continua a recare discredito e disonore alle forze armate, a cui va sempre il riconoscimento per difendere i valori costituzionali che lui offende”.

Anche Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, chiede la radiazione: “La decisione di destituire il generale VANNACCI da Comandante dell’Istituto Geografico Militare e trasferirlo in forza extra organica al Comfoter Area Territoriale è una presa in giro. Le sue dichiarazioni omofobe e razziste sono una chiara offesa alla nostra Costituzione e alla nostra democrazia. La sua presenza nelle Forze Armate, mina la fiducia e i principi fondamentali sui quali si fonda la nostra Repubblica, pertanto occorre una presa di posizione decisa e chiara: Vannacci va radiato immediatamente dall’Esercito”.