In vista del voto del 25 settembre, si comincia già a parlare della formazione di un centro con le forze che sostengono la cosidetta ‘Agenda Draghi‘, ovvero il piano programmatico dell’Esecutivo che da oggi si occupa ‘soltanto’ degli affari correnti.

A tal proposito, Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, che ha abbandonato il MoVimento 5 Stelle proprio per le posizioni antigovernative del presidente Giuseppe Conte, parlando con i giornalisti a margine di un incontro all’Interporto di Nola, ha affermato: “Al di là dei nomi quello che si sta delineando è un’area di unità nazionale che si contrappone sicuramente a Conte e a Salvini ma anche a una destra che ha scommesso per far cadere questo Governo”.

“La destra – ha proseguito l’ex vice premier – ha scommesso contro il Paese, e a me dispiace perché non è un tema politico. I partiti sono fatti per stare in campagna elettorale, nascono, crescono e muoiono in campagna elettorale e nelle elezioni, ma il punto fondamentale è vedere lo spread che sale e i titoli di Stato italiani che adesso vengono considerati con un rischio più alto di quelli che stavano davanti a noi nel rischio fino a qualche giorno fa. Questo è l’effetto di far cadere Mario Draghi. In ogni caso il governo attuale è in carica per gli affari correnti, abbiamo un mandato ampio per cercare di affrontare la crisi internazionale, però sicuramente obiettivi come il tetto massimo al prezzo del gas ce lo possiamo dimenticare, perché è molto complicato ottenerlo con un governo in carica per gli affari correnti”.

Di Maio ha anche detto: “Adesso inizia una campagna elettorale per colpa di Conte e Salvini che hanno fatto cadere il Governo Draghi, in un momento in cui dovevamo approvare delle riforme importanti in Parlamento. Dobbiamo tutti cogliere come forze politiche l’appello del Presidente della Repubblica Mattarella a realizzare in Parlamento anche a Camere sciolte quelle riforme che servono per ottenere i 20 miliardi di euro del Pnrr a fine anno, che è un’altra rata importante”.

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