In Ucraina si stanno intensificando i bombardamenti russi, anche nella capitale Kiev e nei suoi dintorni.

Di conseguenza, l’ambasciata italiana, su Twitter, ha appena comunicato: “Attacchi armati in Ucraina. La situazione di sicurezza resta critica. Rischio interruzioni di energia. Lasciare immediatamente il Paese. Tutti i viaggi sono assolutamente sconsigliati”, aggiungendo il numero di telefono: +380503102111 e quello dell’unità di crisi della Farnesina, +390636225.

Inoltre, sul sito Viaggiare Sicuri, gestito dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che “si continuano a registrare sempre più pesanti attacchi missilistici a Kiev e in tutto il territorio ucraino”. Quindi, “si raccomanda la massima prudenza e di seguire aggiornamenti ed indicazioni delle autorità locali”. Tali consigli sono estesi “anche a tutti i giornalisti e foto cine operatori tuttora presenti nel Paese. Tutti i viaggi verso il Paese, a qualsiasi titolo, sono assolutamente sconsigliati”. Ciò perché “alla luce dell’aumento degli attacchi e degli scontri diffusi su tutto il territorio ucraino, non sussistono le condizioni minime di sicurezza per operare sul terreno e non è possibile prestare assistenza diretta”.

Nelle ultime 24 ore “3 morti e 28 feriti”

A conferma di ciò, nelle ultime 24 ore, le forze russe hanno bombardato 10 regioni dell’Ucraina, colpendo 127 insediamenti e 139 infrastrutture. Almeno 3 persone risultano morte e altre 28 ferite, secondo dati diffusi dal ministero della Difesa di Kiev riportati dal sito dell’Ukrainska Pravda.

Nella regione di Kiev i raid sono durati circa 4 ore: “La difesa aerea ha funzionario e nessun colpo è andato a segno”. Attorno e nella capitale ucraina si registrano incendi di sterpaglie, subito spenti, causati dai detriti dei droni abbattuti, e il danneggiamento di varie automobili.

Inoltre, una bambina di 7 anni è morta nell’incendio di un appartamento nel villaggio di Musiyki, nella regione di Kiev, dove il rogo è scoppiato per in un’interruzione di corrente seguita agli attacchi russi sulla regione. Lo ha riferito il capo della polizia regionale Andrey Nebytov. In casa c’erano il padre e sei bambini piccoli. “La bambina è morta a causa di avvelenamento da monossido di carbonio. La probabile causa dell’incendio è stata un’interruzione di corrente”, ha spiegato il capo della polizia della regione di Kiev.

Infine, l’esercito russo ha bombardato la regione di Kherson, provocando il ferimento di sei persone.