Approvate dal Parlamento europeo le nuove regole su patente digitale, età minima per guidare camion e autobus, e sospensione valida in tutta l’Unione.
Cambia il modo di ottenere e gestire la patente di guida in Europa. Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva l’introduzione della patente digitale europea, insieme a un aggiornamento generale delle norme sulla circolazione stradale. L’obiettivo? Migliorare la sicurezza stradale e ridurre il numero di vittime sulle strade del continente.
Tra le novità più rilevanti: patente B già a 17 anni, ma con guida accompagnata, più severità per i neopatentati, e sospensione valida in tutta l’Unione Europea.
Cosa cambia con la nuova patente digitale europea
Le nuove regole, adottate senza votazione in seconda lettura per l’assenza di emendamenti, aggiornano due direttive europee e introducono modifiche strutturali alle norme sulle patenti. Dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Ue, gli Stati membri avranno tre anni per recepire le disposizioni e un ulteriore anno per l’attuazione.
La novità principale è l’introduzione della patente digitale: un documento elettronico che semplificherà il controllo e il rinnovo, anche in mobilità e da remoto. Non sostituirà del tutto la versione fisica, ma sarà affiancata a questa con pari validità legale.
Guida a 17 anni, ma solo se accompagnati
Una delle modifiche più discusse riguarda l’età minima per ottenere la patente B (auto): sarà possibile già a 17 anni, ma fino alla maggiore età sarà obbligatoria la presenza di un accompagnatore esperto a bordo. L’obiettivo è offrire ai giovani un’esperienza di guida graduale e più sicura, senza esporli a rischi inutili. Un’idea che segue il modello già in uso in alcuni Paesi, come la Germania, dove la guida accompagnata è realtà da anni.
Neopatentati sotto controllo per due anni
Il periodo di prova per i neopatentati sarà di almeno due anni. In questa finestra temporale, le norme saranno più rigide, con sanzioni più severe in caso di infrazioni come:
- guida in stato di ebbrezza
- mancato uso della cintura di sicurezza
Una misura pensata per rafforzare la cultura della sicurezza tra i nuovi conducenti e ridurre gli incidenti che coinvolgono chi ha appena ottenuto la licenza di guida.
Patente C e D: si potrà guidare camion a 18 anni, autobus a 21
Per contrastare la carenza di conducenti professionisti, la normativa prevede che:
- a 18 anni si possa ottenere la patente C (camion)
- a 21 anni la patente D (autobus)
Attenzione però: queste età minime valgono solo se si è in possesso del certificato di abilitazione professionale (CAP). In assenza del certificato, l’età per guidare camion e autobus resta fissata a 21 e 24 anni rispettivamente.
Sospensione della patente valida in tutta l’UE
Una svolta importante riguarda la validità delle sanzioni: la sospensione o il ritiro della patente in uno Stato membro sarà automaticamente valido in tutta l’Unione Europea. Questo significa che non sarà più possibile guidare in un altro Paese Ue se si è stati sanzionati nel proprio. Una novità che armonizza il sistema delle infrazioni e punta a colpire chi tenta di aggirare le regole passando i confini.
Validità della patente: fino a 15 anni, ma con eccezioni
La nuova normativa estende la validità della patente di guida a 15 anni. Tuttavia, i singoli Stati potranno decidere di ridurre il periodo a 10 anni se la patente vale anche come documento d’identità nazionale.
Per le patenti professionali (camion e autobus), la validità resta di 5 anni, con la possibilità per ogni Stato di prevedere limiti più stringenti oltre i 65 anni, come:
- controlli medici più frequenti
- orsi di aggiornamento
Esami medici obbligatori per tutti
Per ottenere o rinnovare la patente, sarà necessario sottoporsi a una visita medica, che dovrà includere:
- esami della vista
- valutazioni sulle condizioni cardiovascolari
Tuttavia, sarà lasciata facoltà agli Stati membri di prevedere anche un’autovalutazione guidata, soprattutto per i rinnovi. L’intento è garantire che solo chi è in buona salute possa mettersi alla guida, riducendo i rischi per sé e per gli altri.
Cosa succede ora?
Dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Ue, gli Stati membri avranno tre anni per adeguare le proprie leggi, e un anno in più per l’attuazione pratica delle misure.
In Italia, il Ministero dei Trasporti dovrà stabilire come recepire queste disposizioni, in che tempi e con quali modalità. Si prevede un grande lavoro di aggiornamento del Codice della Strada, ma anche della gestione delle Motorizzazioni e dei servizi digitali legati alle patenti.






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