• All’indomani dell’articolo di BlogSicilia interviene il sindacato dei regionali
  • “Offensive le motivazioni del mantenimento in servizio dei superburocrati” secondo il sindacato
  • La norma avrebbe un costo di 2 milioni e mezzo
  • Rischio rientro di altri pensionati e lievitazione dei costi fino a 10 milioni

“Non è passato molto tempo dalla recente bocciatura dell’Ars del tentativo di congelare il pensionamento e mantenere in servizio fino ai 70 anni Tuccio D’Urso, l’unico dirigente, a suo dire, capace di lavorare alla regione, che il Governo regionale ci riprova”.

L’attaco del sindacato Cobas/Codir all’indomani del racconto di BlogSicilia

Lo mette nero su bianco il sindacato Cobas Codir, il maggiormente rappresentativo dei dipendenti regionali siciliani all’indomani dell’articolo con il quale BlogSicilia ha raccontato l’intenzione del governo si mantenere in servizio oltre i limiti di età 22 superburocrati regionali ‘irrinunciabili’. Una norma, quella inserita all’articolo 28 della finanziaria, che preve de l’assenza di costi aggiuntivi per l’amministrazione.

La norma non sarebbe gratis

Ma la norma approdata all’Ars non sarebbe ‘gratis, per il sindacato che quantifica il suo costo in circa 2 milioni e mezzo di euro per ogni anno di permanenza in servizio dei 22.

“Con questa norma, inoltre, si rischia anche di spalancare la porta ai pensionati degli anni precedenti (in primis dando un assist proprio a Tuccio D’Urso) con un costo che – se dovesse ricomprendere tutti gli eventuali aventi diritto – potrebbe anche superare i 10 milioni di euro l’anno” valutano ancora dal Cobas Codir.

Motivazioni offensive per tutti gli altri dirigenti

Ma la indignazione sindacale va oltre “Contemporaneamente, anche per finanziare questa operazione – che ha pure il sapore di un affronto a tutti i dirigenti in servizio, fatti passare come degli incapaci – il Governo regionale ritiene di dovere tagliare le pensioni di tutti gli ex dipendenti regionali (comparto e dirigenza) senza alcuna distinzione di reddito attraverso un prelievo forzoso mensile dal trattamento pensionistico”.

Un affronto ai lavoratori

“Questo ci sembra un affronto del governo Musumeci ai lavoratori regionali in servizio – dichiarano i segretari generali del Cobas-Codir, Marcello Minio e Dario Matranga – così facendo secondo l’esecutivo regionale, tra i dirigenti in servizio, non ci sarebbero figure all’altezza dei burocrati vicini alla pensione”.

Pubblicare i curricula di tutti i dirigenti

“Invitiamo il Governo regionale – continuano Matranga e Minio – a pubblicare tutti i curricula dei dirigenti regionali: ci si accorgerà, certamente, che tra questi esistono moltissime figure altamente specializzate e mai valutate; forse perché colpevoli soltanto di non essere supini alla politica?”

L’As respinga l’articolo 28 della Finanziaria

“Ci rivolgiamo alle forze sane dell’ARS – concludono i segretari generali del sindacato più rappresentativo – affinché vengano respinti al mittente questi tentativi di depauperare i pensionati regionali per mantenere lo stipendio dei dirigenti amici in servizio sine die”.

Il commento lapidario di Tuccio D’Urso

A distanza di qualche ora dalla pubblicazione della posizione del sindacato arriva in redazione a BlogSicilia un lapidario comento dell’ex dirigente Tuccio D’Urso che si limita ad una domanda retorica “Qualcuno può, per favore, farmi sapere cosa abbiano mai fatto in vita loro Minio e Matranga?”

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