Il numero più o meno esatto è 347: ecco quanti sono gli esterni all’Assemblea siciliana, a fronte dei 177 dipendenti dell’amministrazione assunti per concorso.

Al dato si arriva sommando le cifre comunicate dai gruppi parlamentari alla Corte dei conti, che ha mosso rilievi proprio sul tema delle assunzioni, con quelle che si apprendono nel Palazzo da fonti ben informate. Il gruppo più consistente è quello dei tradizionali portaborse, sarebbero 135: si tratta di persone assunte dai singoli deputati regionali che per questo personale hanno a disposizione 3.150 euro al mese di contributo erogato dall’Ars. Tra questi ci sarebbero portaborse assunti con contratti da colf, una ventina circa. Poi ci sono i cosiddetti ‘D6’, sono 88 collaboratori assunti nei gruppi parlamentari: ogni capogruppo può beneficiare di 58.800 euro all’anno per ogni deputato componente del gruppo che intenda assumere persone proprio in base alla norma scattata all’inizio della legislatura. Sempre nei gruppi sono stati inquadrati 74 ‘stabilizzati’: sono persone inserite in un elenco speciale, alcuni anche da vent’anni (in tre sono stati ‘stabilizzati’ alla fine della scorsa legislatura), e che vengono chiamati dai gruppi spesso perché fidelizzati da tempo con i partiti. Infine, ci sono 50 persone assunte dai componenti del Consiglio di Presidenza, dunque fanno parte degli staff.

Ammonta a oltre 11 milioni di euro la spesa complessiva per gli stipendi del personale esterno assunto nei gruppi parlamentari e negli staff dei componenti del Consiglio di presidenza dell’Ars. Oltre 4 milioni di euro è il budget per i collaboratori ‘D6’, intorno ai 3 milioni di euro quella per gli ‘stabilizzati’, mentre per i portaborse il costo supera i 2 milioni e mezzo, un altro milione e mezzo circa per gli staff del Consiglio di presidenza.

A questa spesa vanno aggiunte le spese obbligatorie per le pensioni dette vitalizi che pesano una volta e mezzo gli stipendi raggiungendo la somma di diciotto milioni. Ecco come sono suddivisi