“Ieri in Commissione Territorio ed Ambiente l’assessore Alberto Pierobon ha annunciato il ritiro del bando con il quale la Regione cercava 25 esperti per la stesura del nuovo Piano Rifiuti. Evidentemente avevamo ragione a sollevare dubbi sull’opportunità di creare un ennesimo bacino di precariato”. Lo annuncia Anthony Barbagallo componente Pd della IV Commissione. “Avevamo detto – continua – che a nostro parere all’interno della macchina regionale, nel Dipartimento acque e rifiuti e nei Consorzi di bonifica avevamo già il personale qualificato richiesto. Ora sarebbe il caso di chiedere scusa per agli 831 aspiranti che hanno partecipato alla selezione, per le false speranze che il governo regionale ha regalato loro”.

“A luglio nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato tutti i deputati del gruppo PD, – aggiunge il capogruppo Giuseppe Lupo – abbiamo illustrato le nostre profonde perplessità su quel provvedimento. La risposta del governo fu la pubblicazione del bando, ma oggi, evidentemente, si sono resi conto ed hanno fatto marcia indietro. Chiederemo al governo – conclude -di riferire al più presto in Aula”.

Affermazioni che  fanno scoppiare l’inferno fra maggioranza e opposizione e all’interno delle stessa maggioranza e perfino fra le diverse opposizioni.

“Ci spiace smentire il PD, ma ufficialmente non è arrivato alcuno stop al bando per la selezione dei 25 esperti incaricati di redigere il Piano regionale di gestione dei rifiuti. Musumeci chiarisca e ammetta una volta per tutte che entro dicembre la Regione non riuscirà a dotarsi del Piano” dice il deputato regionale  M5S Giampiero Trizzino, riferendosi alle dichiarazioni di alcuni esponenti Dem che ieri hanno annunciato lo stop al bando per la selezione di 25 esperti, sulla base delle dichiarazioni rese due giorni fa in audizione in commissione Ambiente dell’Ars dall’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità Alberto Pierobon.

“Negli uffici dell’assessorato – prosegue Trizzino – sono pervenute 800 domande di selezione per 25 posti, è evidente che ci vorranno almeno due mesi per avere una graduatoria definitiva. Così come è del tutto logico, che senza gli esperti incaricati di redigere materialmente il Piano, il Governo non sarà in condizione di avere un testo definitivo entro dicembre né di approvarlo. L’iter indicato dall’articolo 9 della legge regionale 9 del 2010, in merito all’approvazione del Piano, impone che a pronunciarsi, esprimendo un parere oltre alla commissione di merito dell’Ars, siano più di 400 enti: le 9 province dell’Isola, oggi Liberi consorzi, i 390 comuni siciliani, le società di regolamentazione per la gestione del sistema dei rifiuti (SRR). E’ praticamente impossibile che l’iter venga espletato entro i prossimi 100 giorni”.

“Capisco che le opposizioni debbano fare il proprio mestiere ma far affermare, come hanno fatto Barbagallo e Lupo del Pd, all’assessore Pierobon che la Regione ha ritirato il bando per la selezione di 25 esperti per la redazione del Piano Rifiuti è davvero troppo, ai limiti di un ballon d’essai. Pierobon ha invece detto di avere anche un’opzione B rispetto alla selezione, finalizzata esclusivamente a velocizzare la stesura del piano Rifiuti ed a rispettare la tempistica annunciata dal Presidente cui spetta la scelta in merito alle procedure.
L’assessore Pierobon ha pure detto che mese più mese meno la Sicilia avrà per la prima volta il Piano Rifiuti che sarà uno strumento essenziale, insieme alla legge di riforma che è in via di esitazione in IV commissione, per risolvere in modo adeguato le criticità che i precedenti governi non hanno saputo risolvere. Il Pd farebbe meglio a fare autocritica visti i risultati ottenuti dal governo Crocetta anche in questo delicato settore. È fin troppo evidente che il maldestro tentativo di minare il percorso del governo Musumeci con inutili polemiche e strumentalizzazioni non porterà a nulla. Pierobon è un esperto autorevole che ci sta mettendo la faccia e la sua reputazione è una garanzia indiscussa e indiscutibile“.

Su tutti arriva il Presidente della Regione a mettere la parola che vuole essere la chiusura della polemica ma che rischia di far, invece, proseguire lo scontro politico.

“L’obiettivo del mio governo è e resta quello di presentare il Piano regionale di gestione dei rifiuti entro il mese di dicembre di quest’anno – dice Musumeci spostando l’attenzione -. L’articolata procedura per la selezione di tecnici esterni, che avrebbero dovuto collaborare sin dalla fase iniziale alla stesura del Piano, non consentirebbe il rispetto dei tempi, a causa dell’elevato numero di domande. Stiamo perciò valutando l’opportunità di avvalerci, in questa fase, della collaborazione di Invitalia, se a titolo gratuito. Non escludiamo, tuttavia, di andare avanti con la selezione, tenuto conto che gli esperti potrebbero essere impegnati in tutte le attività conseguenziali all’approvazione del Piano, oltre che nella redazione del Piano regionale per le bonifiche delle ben 511 discariche esistenti e a supporto delle nove istituende Ada (Autorità di ambito) nella stesura dei relativi Piani d’ambito. Dobbiamo fare presto per tirare fuori la Sicilia dalla emergenza rifiuti: si tratta di recuperare anni e anni di colpevole inerzia e di spregiudicata approssimazione. Del resto, nessuno credeva che avremmo lavorato per aumentare la differenziata nell’Isola. Eppure ci siamo riusciti!”