Per la visita di Papa Francesco a Palermo, sabato prossimo, è previsto l’arrivo di 80 mila fedeli provenienti da tutta la Sicilia, dalla Calabria e da altre regioni d’Italia, oltre 500 pullman, 40 vescovi, 700 sacerdoti, 250 cantori, 200 seminaristi, 4.500 giovani presenti a piazza Politeama, 350 giornalisti accreditati. I dati sono stati forniti nella conferenza stampa con l’arcivescovo Corrado Lorefice.
I pullman non accreditati andranno nel parcheggio Basile, i fedeli a conclusione della messa del Papa potranno prendere il bus navetta gratuito verso via Basile. Un altro parcheggio bus è quello del centro commerciale Forum di Brancaccio. I parcheggi auto previsti sono al centro commerciale Forum, dove sarà possibile prendere il bus navetta gratuito o il tram al costo di euro 1,40 fino alla stazione, e ancora invia Basile, via degli Emiri alla Zisa, con bus navetta gratuito.
“L’arrivo di Papa Francesco nel 25/mo anniversario della morte di padre Pino Puglisi è una grande occasione di memoria, padre Puglisi è stato per la nostra città un testimone straordinario di normalità espressa dal suo sorriso denso di pacatezza e semplicità” commenta il sindaco di Palermo Leoluca Orlando in Curia a margine della presentazione delle iniziative per l’arrivo del Pontefice a Palermo sabato 15 settembre. “Se oggi abbiamo una Palermo diversa e migliore e se Palermo oggi è cambiata – ha aggiunto Orlando – si deve anche all’impegno e al sacrificio di padre Puglisi. Ci auguriamo che possa essere patrono della città assieme agli altri patroni. Padre Puglisi pensava ai suoi bambini chiedendo una scuola che adesso c’è e porta il suo nome”.
Intanto il Comune rettifica le precedneti comunicazioni. A seguito delle riunioni tecniche che si sono svolte presso la prefettura e la questura, durante le quali è stata verificata la non sussistenza di motivi di ordine pubblico tali da richiedere la chiusura delle scuole, “si comunica che per gli istituti scolastici che prevedono attività didattica il sabato, non sarà emessa ordinanza comunale che ne ordina la chiusura in occasione della visita del Papa a Palermo”.
E al Papa ha rivolto una lettera anche la Cisl: “Il prossimo 15 settembre a Palermo, noi saremo presenti, con le magliette celebrative appositamente confezionate per la Sua visita. Crediamo infatti fermamente, che presenziare con le nostre Federazioni a nome di tutte le categorie lavorative e dei pensionati, sia alla Santa Messa che si celebrerà presso il Foro italico, sia, a piazza Castelnuovo, in occasione dell’incontro con i Giovani, sarà un ulteriore modo per rappresentare il nostro desiderio di condivisione e di vicinanza con tutti i Lavoratori e con il mondo del Lavoro in generale. Saremo pronti ad accogliere le Sue Sante parole che ci infonderanno fiducia e speranza affinché, come recita un Suo messaggio rilasciato in occasione della Giornata mondiale della Gioventù, i giovani ‘non abbiano timore di guardare con onestà alle paure, riconoscerle per quello che sono e fare i conti con esse’”.
E’ uno dei passaggi della lettera di benvenuto firmata dal segretario Leonardo La Piana. Il sindacato parteciperà alla messa della mattina e all’incontro con i giovani previsto a piazza Castelnuovo nel pomeriggio. “Siamo certi che il tema del lavoro, della legalità, della lotta alla povertà, saranno fra le priorità nelle frasi che pronuncerà davanti a migliaia di fedeli che qui La attendono, perché come Lei ci insegna, è il coraggio di azioni importanti e perseveranti che deve prevalere nelle nostre vite. Le chiediamo la Sua Santa Benedizione e facciamo appello alla forza delle Sue parole che saranno, per noi tutti, fonte di incoraggiamento e di ispirazione per i tanti prossimi impegni che affronteremo – scrive La Piana -, come quelli legati alla necessità di porre all’attenzione delle autorità competenti le problematiche poste dai tanti disoccupati presenti nella nostra Palermo”. Nella missiva il sindacato ricorda l’esempio lasciato dal sacrificio dei tanti martiri uccisi dalla mafia che guida le azioni del sindacato e i tanti morti sul lavoro.
“Caro Papa Francesco non avremo penso né modo di incontrarci né di stringerci la mano, ~Le facciamo però una richiesta a nome di tutta la nostra organizzazione: preghi per noi, per questa terra bellissima e controversa, preghi per i tanti immigrati, per i detenuti, per coloro che non trovano un lavoro e che non hanno il coraggio di guardare in faccia la propria famiglia perché si vergognano di non poterla sostenere, preghi per tutti i bambini e le bambine che stanno male, per dare a ciascuno di noi salute pace e serenità e soprattutto la forza per realizzare il nostro mandato”. “E se ognuno fa qualcosa~diceva don Pino Puglisi, è il motto che domina le nostre azioni quotidiane, senza mai esitare. La Cisl porta questo messaggio di impegno ogni giorno, in ogni luogo di lavoro, in ogni quartiere della nostra città, anche nelle periferie urbane spesso abbandonate da una politica talvolta troppo distratta”.
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