Compie un balzo in avanti Simona Vicari. L’ex senatrice rompe gli indugi e si dice pronta per candidarsi nuovamente a sindaco di Cefalù, aprendo di fatto, con due anni d’anticipo, la corsa al successore di Rosario Lapunzina, ormai al suo secondo mandato e quindi non più ricandidabile.

La Vicari, che fu sindaco della cittadina normanna dal 1997 per due mandati, ha dichiarato questa sua volontà nel corso di un’intervista rilasciata a Filippo Cucina nella trasmissione Sicilia Sera.

“Chi ha la passione politica non la perde – ha detto Simona Vicari – mi piacerebbe ritornare a servire i cittadini e avere quel rapporto diretto che da sindaco ho avuto in questa città”.

Chiaro quindi l’intento della Vicari che è stata anche sottosegretario alle infrastrutture dei governi Letta, Renzi e Gentiloni e che oggi non ricopre nessun incarico politico.

“Con tanta voglia e rabbia che c’è in questa cittadina per poter riprenderla e portarla a quello che era un tempo sono pronta a candidarmi – ha proseguito la ex senatrice – si è perso tanto, non voglio accusare nessuno e non è colpa solo della politica. Negli anni in cui amministravo, Cefalù era il cuore delle Madonie perché si erano aperti gli sportelli unici e con la programmazione del Prusst e dei Pit si erano messi insieme pubblico e privato per finanziare infrastrutture e servizi, Cefalù era la regina del territorio”.

Ha ricordato gli anni della sua amministrazione l’ex sindaca, rivendicando il fatto che oggi Cefalù abbia preferito tornare a una dimensione provinciale.

“Cefalù non è solo dei cefaludesi, Cefalù è del mondo, della storia – ha chiosato la Vicari – proiettare la cittadina in un circuito turistico internazionale è la sua vocazione assolutamente naturale. Questo percorso non si è più seguito ed è mancata la strategia a lungo termine. Il nuovo Clubmed potrà fungere da catalizzatore, ma occorre riprogrammare il territorio in un’ottica più avanzata, credo che ci siano anche gli imprenditori che, così come allora, saranno disponibili per programmare. Nel “99 Cefalù era, secondo le stime di Bankitalia, la città con il Pil più alto della provincia di Palermo e oggi purtroppo non è più così”.

Il ricordo della sindacatura di Simona Vicari è ancora vivo negli abitanti della Perla del Tirreno, il guanto di sfida è stato scagliato, bisognerà adesso comprendere se ci sarà chi è pronto a coglierlo o se invece questo balzo in avanti sia destinato a perdersi nel vuoto.

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