Scommette sulla Sicilia, in tempi di crisi quando inquest’Isola si stenta a porsi traguardi e sfide per paura di non riuscirle a portare avanti. Forte dei suoi 22 anni Cristoforo Giordano palermitano ha deciso di scommettere sul mercato del trading on line lanciando un progetto: formare chi vuole apprendere le tecniche di base ed avanzate per affrontare i mercati finanziari.

La sua scuola si “Giordano istruzione trading” e si trova in via Aquileia. Ed è stato subito boom di iscrizioni.  In appena 60 giorni si sono iscritti in 30. L’aula, da 20 posti, è sempre piena. Dallo studente universitario al settantenne che vuole reinventarsi, tutti vogliono sapere come fare a diventare un trader di successo e guadagnare. Ma ogni mercato è diverso dall’altro, ha le sue regole, i suoi segreti. Giordano ha deciso di puntare sul Forex, il mercato internazionale di cambio di valuta estera: in altri termini, il luogo dove avvengono le transazioni di scambio tra le diverse valute nazionali.

La scuola è aperta ogni giorno dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20. Due i corsi proposti: base (18 ore, 400 euro) e avanzato con tecniche mirate (9 ore, 700 euro). Una parte del corso è dedicata alla psicologia. “Saper gestire la tensione è fondamentale”, dice Giordano.  È l’unico a salire in cattedra e insegnare i trucchi del mestiere, al momento, ma nei prossimi mesi conta di assumere un collaboratore per contenere il flusso di iscrizioni. Le idee sono chiare, gli obiettivi già tracciati. Palermo è solo il primo tassello di un puzzle disegnato nella testa di Cristoforo che sogna in grande.

“Il primo passo è ingrandire la scuola, creare una seconda aula — dice — poi conto di aprire altre sedi in Sicilia. E, perché no, anche in Italia». L’amore per il mondo del trading è familiare. «Mio padre — racconta — è un trader che opera nei mercati azionari dal 1998. Ricordo di essermi avvicinato a lui un giorno mentre era intento a studiare dei grafici, ne sono rimasto ipnotizzato. All’inizio ero un po’ dubbioso perché pensavo che fosse solamente una truffa, ma col tempo mi sono reso conto che non era affatto così, non l’ho più lasciato. Avevo 18 anni: da 4 anni mi mantengo da solo con il trading”.

Punta sui mercati finanziari ma soprattutto sulla sua terra. “La Sicilia è una terra vergine dal punto di vista del trading — aggiunge — è l’unica scuola nell’isola che si occupa prevalentemente di formazione nel settore”. L’argomento in Sicilia è ancora un tabù, per molti rappresenta un mistero. “La maggior parte delle persone che si iscrive a scuola — prosegue Cristoforo — pensa al trading come un grande jackpot in cui avventurarsi per vincere. Non è così, è un lavoro che ha bisogno di tempo, capendo le nozioni base si possono guadagnare anche 50-60 euro al giorno, circa duemila euro al mese per le persone che non hanno ambizioni come le mie, che vivo unicamente di questo”.

Il successo ottenuto in appena 60 giorni per Cristoforo non è una sorpresa. “Me lo aspettavo — dice — la novità incuriosisce. È una scuola innovativa: le persone che frequentano il corso, oltre al semplice foglio di carta che attesta la partecipazione, acquisiscono delle qualità che gli permettono di guadagnare da soli, indipendentemente dagli altri. Basta tenere stabile la linea sottile che esiste tra lo studio e l’azzardo ». E azzardare significa anche inventarsi un mestiere. “Sento sempre più spesso dire ai ragazzi della mia età che la Sicilia non offre nulla — dice — che non c’è lavoro, che non è’ una terra per giovani. Ai miei coetanei voglio dire che il lavoro bisogna crearselo da sé, mettere in moto la mente, inventare, creare”.