Domenica 24 giugno sono iniziati i giochi sulla sabbia ideati e condotti dal celeberrimo “Zio Pippo”, (all’anagrafe Giuseppe Taranto), infaticabile personaggio largamente noto a generazioni palermitane, in particolar modo le comunità scolastiche che nel tempo lo hanno conosciuto in produzioni televisive per studenti delle scuole medie (lungo tutti gli anni Ottanta).

Praticamente, per chi ricorderà, era il “Claudio Lippi” dei giochi senza frontiere per i giovani palermitani che, puntualmente al sabato, si contendevano in squadre la vittoria in giochi autenticamente goliardici ed entusiasmanti.

Da qualche anno, almeno da quando si investe sempre meno in produzioni televisive locali, capitolo che meriterebbe un approfondimento a sé, per tutta l’estate e ogni domenica, il mitico zio Pippo è il conduttore delle edizioni “agonistiche” che si svolgeranno anche in questa stagione al Centro Giochi di Mondello, l’antico Centro Radio, inventato dallo stesso Taranto nel 1967, quando i nonni di oggi erano i ragazzi di allora ed è per questo che il gioco lo ha dedicato ai “fili d’argento” che sono stati e saranno sempre un bene prezioso per tutti i giovani che vogliono ricordare le cose del passato dato che –dice lo Zio Pippo– non si può vivere il presente se non si conosce il passato.

E così, anche domenica scorsa, prima domenica della stagione estiva, sono state distribuite circa mille pagelline con un proverbio scompigliato le cui parole erano state volutamente messe alla rinfusa e bisognava, dunque, riordinarle come ce lo avevano lasciato i nostri antenati.

Domenica, quindi, sotto l’ombrellone, hanno provato in molti a mettere in ordine la saggezza dei nostri nonni; ben 400 sono state le pagelline consegnate al Centro Giochi, entro l’orario stabilito delle 12:30 e tutti i partecipanti hanno ricevuto cappellini e tazze di caffè in ceramica, offerte da “Monachello”, lo sponsor di cui lo Zio Pippo è da tempo testimonial.

Il vincitore, che sarà proclamato domenica 1 luglio, riceverà anche la “Coppa di Sicilianitudinità 2018”, durante la Festa di Premiazione che avrà luogo domenica 9 settembre. “A nessuno, a scuola o altrove –evidenzia lo Zio Pippo– è mai venuto in mente d’immaginare note cose del passato che per esistere avranno avuto una certa utilità e noi abbiamo il dovere di conoscerle. Soltanto così, giocando, giocando, forse, potremo farle conoscere ai nostri ragazzi che potranno farne buon uso”.