Venerdì 1 settembre alle 18.30 si inaugura per la prima volta a Palermo a Palazzo Bonocore – piazza Pretoria 2 – il World Press Photo, il più grande concorso di fotogiornalismo al mondo. La mostra sarà ospitata fino al 24 settembre all’interno dello storico palazzo con affreschi settecenteschi che si affaccia su piazza Pretoria, proprio di fronte Palazzo delle Aquile, sede del Comune, tra il monastero di Santa Caterina e Palazzo Bordonaro, nel cuore dei Quattro Canti.
Alle 17.30 di venerdì 1 settembre la presentazione alla quale parteciperanno, insieme ai rappresentanti istituzionali di Regione Siciliana e Comune di Palermo, Paul Ruseler curatore del World Press Photo e Vito Cramarossa, presidente di Cime, società pugliese organizzatrice di eventi culturali in Italia e all’estero, che ha scelto di portare il WPP a Palermo grazie anche al sostegno del brand Lancia Ypsilon del Gruppo FCA.
Dalle 20.30 alle 22.00 la mostra sarà aperta al pubblico (ticket in loco o su eventbrite).
Sabato 2 settembre alle 17.30 ci sarà la prima Public Lecture a cura del pluripremiato e già membro della giuria del WPP per sei anni, il fotogiornalista Manoocher Deghati.
Allestita in circa 200 sedi in 54 Paesi, la mostra si compone delle 150 immagini vincitrici del più prestigioso concorso di fotografia internazionale selezionate da una giuria presieduta da Francis Kohn, direttore fotografico dell’agenzia France-Presse. Per l’edizione 2017 erano in gara 80mila foto, scattate da 5.034 fotoreporter professionisti.
Il vincitore assoluto del World Press Photo of the Year 2017 è Burhan Ozbilici di Associated Press, autore di An Assassination in Turkey – Mevlüt Mert Altıntaş. L’immagine è stata scattata da Ozbilici subito dopo l’omicidio avvenuto ad Ankara il 19 dicembre 2016 durante l’inaugurazione di una mostra, e ritrae un poliziotto, immortalato pochi istanti dopo aver sparato all’ambasciatore russo in Turchia Andrey Karlov.
Ogni anno, migliaia di fotoreporter si contendono il titolo nelle diverse categorie (general news, spot news, contemporary issues, daily life, portraits, nature, sport) per aggiudicarsi un posto nella mostra che attrae milioni di visitatori in tutti e cinque i continenti. Un viaggio per immagini tra gli avvenimenti più rilevanti del nostro tempo e pubblicati su alcune delle testate internazionali più prestigiose come Time, Le Monde, New York Times, The Guardian e National Geographic.
Indirizzo: Palazzo Bonocore, piazza Pretoria 2
Orari mostra: Lunedì – Giovedì: 10.00 – 20.00 // Venerdì – Domenica: 10.00 – 22.00
Ticket su Eventbrite o in biglietteria all’ingresso della mostra
Intero: 5 euro
Ridotto: 4 euro (per under 25, over 65, muniti di documento)
Ridotto scuole: 3 euro (previa prenotazione)
Abbonamento “torna quando vuoi”: 12 euro (per i possessori di tessera Arci 10 euro)
Ingresso gratuito per gli accompagnatori dei portatori di handicap
Sito: www.worldpressphotopalermo.it
Facebook: https://www.facebook.com/worldpressphotopalermo/
Hashtag: #WppPalermo
Manoocher Deghati
Creatore e direttore dell’unità fotografica di Nazioni Uniti (UN-OCHA/IRIN) e di AINA Photojournalism Institute in Afghanistan, ex-direttore fotografico per Agence France Press (AFP) e Associated Press (AP), pubblica regolarmente i suoi lavori fotogiornalistici su National Geographic Magazine. Docente Masterclass per WPP Amsterdam, nel 1984 ha vinto il 1° premio di World Press Photo nella categoria “news feature” e nel 1986 il 3° premio nella categoria “daily life” . Per sei anni ha fatto parte della giuria di WPP. Ha collaborato e collabora con testate prestigiose come Time, Life Press, Newsweek, Figaro, Marie-Claire.
Nato in Iran nel 1954, è un cittadino del mondo e con i suoi scatti ha documentato in maniera cru-dele e viva i momenti più drammatici della storia recente vivendo in Iran (per SIPA PRESS, BLACK STAR, TIME, LIFE), in Francia (per KEYSTONE), a Los Angeles (per SIPA PRESS), in Costa Rica (per AFP), informando attraverso le immagini il pubblico internazionale, a dispetto delle distanze geo-grafiche e culturali. E ancora in Libano, Nord Irlanda, Stati Uniti, Panama, El Salvaor, Nicaragua, Guatemala, Honduras, Kuwait, Bosnia, Sudan, Somalia, Libia, Egitto, Israele e Palestina, Francia, Algeria, Marocco, Turchia, Arabia Saudita, Siria, Bangladesh, Etiopia, Filippine, Kenia, Sierra Leone, Uganda, Abu Dhabi.
Nel 1996 è rimasto ferito mentre documentava il conflitto israelo-palestinese a Ramallah per WEST BANK. Un episodio simile si è ripetuto nel 2000 durante la parentesi lavorativa parigina con AFP, quando è rimasto nuovamente ferito in occasione della visita del Primo Ministro francese a Ramallah.
Creatore e direttore della unità fotografica d’UN-OCHA/IRIN, l’Agenzia Stampa Umanitaria delle Nazioni Unite a Nairobi, ha ricoperto anche il ruolo di osservatore internazionale delle Nazioni Unite in occasione delle elezioni della Loya Jirga nel 2000. Tra i premi conquistati anche il I premio per il Fuji Price, il Georges Benderheim e sei volte “Miglior foto del mese” per l’AFP da citare tra gli innumerevoli riconoscimenti internazionali ricevuti negli anni.
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