“Insediarsi con accanto una commissione ispettiva non mi intimorisce ma devo muovermi nella stessa lunghezza d’onda”. Sono le parole di Salvatore Graziano, commissario straordinario del Comune di San Giuseppe Jato (PA), nominato da Musumeci dopo le dimissioni di sindaco e giunta e la decadenza del Consiglio comunale. Graziano è un dirigente regionale in pensione. La sua nomina è giunta lo scorso novembre.

Il commissario regionale assume le funzioni rimaste vacanti dopo le dimissioni del sindaco Rosario Agostaro, presentate l’8 ottobre dopo che sono arrivati gli ispettori inviati dal Prefetto Giuseppe Forlani. L’obiettivo dell’accesso ispettivo, tuttora in corso, è accertare la sussistenza di infiltrazioni mafiose nella macchina amministrativa. La situazione del comune palermitano, come sottolinea il commissario, è abbastanza tranquilla. “Arrivando al Comune ho trovato una serie di documenti che sto verificando e anche qualche debito fuori bilancio – dice -. Una situazione nuova che sicuramente potrà arricchire il mio bagaglio culturale. Ho fatto per tanti anni il dirigente alla regione, per tanti anni ho fatto questo e me ne vanto perché l’ho fatto in maniera corretta. A San Giuseppe Jato ho trovato un ambiente molto tranquillo e soprattutto molto collaborativo, ho una ottima segretaria e vado avanti”.

Il lavoro del Commissario si unisce a quello della commissione ispettiva inviata dal Prefetto di Palermo al fine di analizzare carte e documenti e per scongiurare l’infiltrazione della criminalità organizzata al Palazzo di Città. “Si lavora con tranquillità e legalità”, sottolinea Graziano che ammette come “parlare con la mascherina non agevola i rapporti burocratici e personali, speriamo di superare questo periodo di pandemia con l’avvento dei vaccini”.

Cosa ha trovato il commissario dopo l’insediamento? “Non ho trovato una situazione brutta, ma tutti vogliono parlare con me. C’è molta richiesta di parlare con me, cerco di parlare con tutti ma nella legalità e in piena attinenza a quelle che sono le normative vigenti”.

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