L’indagine dei carabinieri per violenza sessuale di gruppo, che oggi ha portato all’arresto del nonno, dello zio e dei genitori delle vittime, due sorelle che all’epoca dei fatti avevano meno di 10 anni, nasce dalla segnalazione dell’insegnante di una delle ragazzine, che oggi hanno 13 e 19 anni.

Il racconto alla maestra

Alla maestra di sostegno la bambina ha raccontato che quando aveva nove anni il nonno e lo zio, approfittando del fatto che a casa non ci fosse nessuno, abusavano di lei sistematicamente.

Nell’ordinanza di custodia cautelare, chiesta dalla procura coordinata da Maurizio de Lucia, vengono riportate le parole della vittima che descrive in dettaglio le violenze subite in casa. Abusi raccontati anche dalla sorella con le stesse parole. Delle violenze erano a conoscenza i genitori delle vittime che non hanno mai denunciato e perciò sono stati arrestati con l’accusa di violenza sessuale in concorso.

Zio e nonno indicati come “orchi”

“Mio zio ha qualche problema con me e anche mio nonno. Era una giornata come questa e io stavo dormendo. La nonna non c’era…”. Comincia così il drammatico racconto della tredicenne che per anni è stata violentata dallo zio e dal nonno e che ha poi raccontato tutto a un’insegnante di sostegno. Gli abusi sono avvenuti quando la piccola aveva solo sei anni e sono andati avanti per anni.

“Quando mi ha trovato mio padre mi ha chiesto perché piangevo e io ho detto a mio padre che mio nonno e mio zio mi hanno fatto questo. Mio padre si è arrabbiato tantissimo sia col nonno che con lo zio. Poi non l’ho detto più a nessuno. Ma poi è successo di nuovo e di nuovo. Io poi ho detto basta”. L’inchiesta, coordinata dalla procura di Palermo, e nata dalle parole della ragazzina, ha portato all’arresto Dei due violentatori e dei genitori della vittima che, è la tesi dell’accusa, pur sapendo hanno taciuto. Dall’indagine è emerso che anche la sorella maggiore della tredicenne è stata violentata.

Tutta la famiglia in arresto

“Tutta la famiglia sa di questa cosa – prosegue la drammatica ricostruzione della ragazzina – poi tra mia nonno e mia mamma c’è stata una discussione, e la mamma ha detto al nonno che se avesse fatto qualche altra volta qualcosa lo avrebbe denunciato. Il nonno non l’ho più visto dal mio compleanno. Quel giorno ho festeggiato il mio compleanno con torta, palloncini e i regali. C’era tutta la mia famiglia e i nonni, anche questo nonno. Questa cosa con il nonno è capitata anche altre volte”. Le violenze sono avvenute in un paese della provincia di Palermo.

Le vittime in Comunità

Le due sorelle vittime della violenza di gruppo in famiglia avvenuta in provincia di Palermo sono state collocate in comunità subito dopo la segnalazione del caso. La procura per i minorenni, diretta da Claudia Caramanna, sta seguendo la vicenda ed è in stretto contatto con la struttura. L’indagine è partita dalla segnalazione della scuola della più piccola delle due sorelle.

Articoli correlati