Multato un lido nel lungomare Cristoforo Colombo all’Addaura a Palermo da parte della polizia municipale. Il proprietario è stato sanzionato con oltre 6 mila euro per diverse violazioni riscontrate e contestate, in merito all’orario di chiusura e alla somministrazione di cibo e bevande.
Le contestazioni della municipale
L’attività autorizzata come lido balneare nel corso del controllo è emerso che non è stata rispettata la chiusura alle 19. Non solo sono state servivano in modo illegale alimenti e bevande sia al banco che ai tavoli. Gli agenti della polizia municipale hanno contestato anche la mancata esposizione al pubblico della certificazione del ghiaccio alimentare. Inoltre il titolare non era in possesso dei requisiti professionali per la manipolazione e la somministrazione di alimenti, e il locale era privo della prescritta Scia di somministrazione di alimenti e bevande oltre le 19.
Sequestrato un altro stabilimento balneare
Nei giorni scorsi gli agenti hanno sequestrato un altro stabilimento balneare, il Camarao, privo dei requisiti previsti dalla legge. Al proprietario, comminate sanzioni per oltre 10 mila euro.
Durante i controlli l’ingresso era regolamentato da due addetti al servizio di sicurezza e veniva esercitata l’attività di ristorazione con annesso intrattenimento musicale, alla presenza di 125 persone circa, tutte identificate. L’evento era gestito da un Dj, con un impianto elettroacustico di amplificazione professionale. L’uomo, all’arrivo degli agenti, si è dato alla fuga, dileguandosi tra la folla dei frequentatori.
Il sequestro
L’immobile, in un fabbricato di proprietà del Demanio Marittimo, al controllo degli operatori presentava una destinazione d’uso esclusivamente ad attività nautico-sportiva. La concessione demaniale e il certificato di agibilità scaduti, con Scia per attività di somministrazione di alimenti e bevande annessa esclusivamente ad attività di palestra, per un numero massimo di 15 praticanti 15. Cucina abusiva. I rilievi della perizia fonometrica esibita non erano stati effettuati dall’interno dell’abitazione più vicina al locale, così come prescritto dal regolamento movida del Comune di Palermo
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