L’aeroporto di Palermo riapre ai voli dirottati dall’aeroporto di Catania dopo l’incendio che ha causato la chiusura del terminal A. Ma lo fa a capienza ridotta per garantire la sicurezza e i riposi del personale.
Vertice Gesap Enac
“Oggi abbiamo ribadito ad Enac i motivi che ci hanno portato a ridurre drasticamente i voli dirottati da Catania. In questi giorni abbiamo avuto una media di 8 mila passeggeri da Catania. Troppi per il nostro scalo ha avuto un aumento di passeggeri in questi mesi estivi. I primi giorni ci sono stati i titoli sui giornali con i bivacchi e disservizi, non possiamo dare quest’immagine dello scalo palermitano dopo quanto è stato fatto in questi anni. Per domani sono previsti solo 15 voli in più. Nei prossimi giorni valuteremo anche alla luce del personale di terra che arriverà da Catania. Solo con più lavoratori è possibile pensare ad un aumento di voli sempre contenuto” dice Natale Chieppa direttore generale Gesap, che ha incontrato l’Enac in merito alla nota della società di gestione dell’aeroporto di Punta Raisi che ha fatto infuriare anche il presidente della Regione Renato Schifani.
Chiusura ai voli graverebbe su emergenza in corso
La chiusura dello scalo palermitano ai voli dello scalo di Catania avrebbe aggravato l’emergenza che si è venuta a creare dopo l’incendio nel Terminal dello scalo di Catania. “Abbiamo confermato la nostra disponibilità accogliendo da domani 15 voli – aggiunge Chieppa – ma non possiamo creare disagi e disservizi ai passeggeri dello scalo Falcone e Borsellino. Abbiamo avuto incontri anche con le compagnie aeree e cercato di trovare un’intesa per potenziare i servizi a terra a Palermo. In questi giorni abbiamo avuto momenti di sofferenza con 70 voli i più. Abbiamo deciso di mettere un punto per cercare di programmare interventi per rendere la permanenza dei passeggeri a Palermo la più serena e piacevole, non come successo in questi giorni”.
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