Non riapre, come era prevedibile, l‘aeroporto di Catania Fontanarossa ed il sistema infrastrutturale siciliano rischia di andare completamente in tilt. L’aeroporto di Comiso, tarato su pochissimi voli, è nel caso, ma anche Trapani ha più che raddoppiato il traffico. Perfino Palermo, l’aeroporto più organizzato dopo Catania, è sotto stress e si teme che il carico di lavoro e arrivi e partenze possa mettere a rischio la sicurezza

Comiso nel caos

L’aeroporto di Comiso finisce all’attenzione dell’Enac, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. Il Codacons sta ricevendo infatti diverse segnalazioni da parte di passeggeri che, dirottati dall’aeroporto di Catania a quello di Comiso a causa del rogo presso lo scalo di Fontanarossa e dello spostamento di decine di voli, starebbero subendo enormi disagi.

I viaggiatori segnalano in particolare la totale assenza di informazioni e assistenza con monitor spenti, scarse indicazioni sugli orari di partenza dei voli, ascensori e scale mobili guasti, nessun altoparlante in funzione e passeggeri che bivaccano a terra non avendo un posto dove sedersi in attesa del proprio aereo. Disagi anche per i turisti stranieri che, sempre in base alle segnalazioni giunte, non riuscirebbero a comunicare in inglese con gli addetti aeroportuali.

Disservizi che, se confermati, risulterebbero molto gravi e potrebbero configurare una violazione dei diritti dei passeggeri – denuncia il Codacons – Per questo chiediamo l’intervento urgente dell’Enac, affinché verifichi le segnalazioni dei viaggiatori e intervenga per garantire che lo scalo di Comiso e il suo personale offrano informazioni e servizi a chi deve partire dall’aeroporto siciliano.

Aeroporto di Palermo sotto stress, preoccupazione per la sicurezza

“A seguito dell’incendio occorso nello scalo di Fontanarossa l’Aeroporto Falcone Borsellino registra una situazione insostenibile in termini di sicurezza per lavoratori, passeggeri e visitatori tale da destare seria e reale preoccupazione per l’incolumità e la salute dei medesimi” cosi Fabio Lo Monaco Filt Cgil, Antonio Dei Bardi Fit Cisl, Houda Sboui Uiltrasporti e Domenico De Cosimo Ugl T.A.

“Le lavoratrici ed i lavoratori dello scalo aeroportuale di Palermo sono da giorni sottoposti a carichi di lavoro in crescita esponenziale e ritmi serrati che, ancor più per il caldo esasperante che ha fatto segnare temperature estremamente alte, stanno rendendo insostenibile lo svolgimento di ogni attività lavorativa in aeroporto” – continuano i sindacalisti, che si dichiarano anche fortemente preoccupati per il clima di malessere e di contestazione che si registra, anche, tra gli utenti dello scalo palermitano per disfunzioni, disservizi e caos. “La situazione emergenziale dettata dalla chiusura temporanea dell’aeroporto di Catania non può essere risolta soltanto con una riprogrammazione dei voli in altri scali, ma deve essere gestita in tutti i suoi aspetti critici” , aggiungono Lo Monaco, Dei Bardi, Sboui, De Cosimo – “siamo preoccupati perché in queste condizioni viene messa a rischio l’incolumità di lavoratori e passeggeri”.

“I lavoratori dell’handling sono gli stessi che il 15 Luglio hanno scioperato (con adesioni superiori al 95 %) per il rinnovo del contratto, oggi stanno dimostrando, semmai ce ne fosse bisogno, la loro elevata professionalità e il loro attaccamento al lavoro”, concludono i segretari. “Per tutte queste ragioni, abbiamo chiesto che venga istituito un tavolo con Enac, Gestore e le Società di handling al fine di gestire la situazione emergenziale e chiediamo con forza alle istituzioni di intervenire fornendo risposte concrete alle lavoratrici e lavoratori ed agli utenti aeroportuali.

Da venerdì stop a nuovi voli su Palermo

“Accetteremo venti voli ex Catania per domani, giovedì 20 luglio, e nessuno da venerdì a domenica” annuncia adesso l’accountable manager e direttore generale di Gesap, la società di gestione dell’aeroporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo, Natale Chieppa, che in questi giorni ha coordinato le operazioni dovute all’eccezionale ondata di voli aggiuntivi arrivati nello scalo di Palermo per via del blocco dell’operatività all’aeroporto di Catania, dopo l’incendio che si è sviluppato nel terminal di Fontanarossa.

“L’infrastruttura sta reggendo – dice Chieppa – ma per un aeroporto come Palermo che ha già di suo una crescita del 15% di traffico, il rischio è compromettere la qualità dei servizi, anche perché alcuni operatori aeroportuali stanno riscontrando difficoltà per via dell’enorme traffico e per le procedure scorrette di alcune compagnie che hanno inviato voli a Palermo senza preavviso. Siamo in continuo contatto con Enav, Enac e Assoclearance, con tutte le compagnie – conclude Chieppa – e abbiamo già comunicato che domani, giovedì 20 luglio, accetteremo al massimo venti voli ex Catania, mentre da venerdì fino a domenica non ci sarà spazio per nessun volo oltre ai nostri”.
Nei giorni scorsi, l’aeroporto di Palermo ha fatto atterrare fin oltre 45 voli, compresi i 330-200 di ITA con 250 persone a bordo.

“Questa emergenza richiede un supplemento di lavoro e di responsabilità da parte di tutti – dice Vito Riggio, amministratore delegato di Gesap – L’aeroporto di Palermo sta reggendo bene all’aumento dei voli dovuto al blocco delle attività di Catania, ma limiteremo l’afflusso di traffico aereo, essendo già molto oltre il limite di capienza, anche per il ritardo nei lavori, che comunque vanno avanti spediti. In questi giorni di emergenza, il personale, a cui va il nostro apprezzamento, con grande fatica e stress sta fronteggiando con tutte le forze un momento eccezionale e delicato, con punte di 45 voli (90 movimenti) in più al giorno rispetto alla programmazione prevista nello scalo palermitano, già notevole per il periodo”.

La situazione di Trapani

Sono arrivati, nella notte, all’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi, ben 24 pullman nuovi, targati appositamente ieri e concessi da Ast, per decisione della task force voluta dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani e coordinata dall’assessore ai Trasporti, Alessandro Aricò. Si aggiungono a quelli già precedentemente forniti per far fronte all’emergenza causata dall’incendio dell’aeroporto Fontanarossa. Anche l’Aeronautica militare e il 6° Reggimento dei Bersaglieri dell’Esercito hanno messo a disposizione i propri mezzi e la Protezione civile ha fornito, e continua a farlo, supporto e ristoro ai passeggeri in attesa di tornare a destinazione. La Prefettura è in contatto continuo con il presidente di Airgest, Salvatore Ombra e ogni volo viene coordinato con la compagnia aerea Ryanair.

I numeri dell’emergenza Fontanarossa a Trapani di oggi

I voli, oggi, in transito dall’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi sono 49 tutti operati da Ryanair di cui 31 riprotetti da Catania. Sono Cracovia, Bologna (4 voli), Malta (3 voli), Pantelleria (2 voli operati da Dat), Milano Malpensa (4 voli), Tolosa, Milano Bergamo (3 voli), Pisa (3 voli), Siviglia, Londra Stansted, Roma Fiumicino (7 voli), Napoli, Villafranca, Venezia (3 voli), Genova, Torino (2 voli), Ancona, Billund, Napoli, Dusseldorf-Weeze, Bruxelles Charleroi, Treviso, Trieste, Bari, Pescara, Eindhoven, Cagliari. Saranno impiegati 130 bus per trasportare circa 6000 persone a Catania. Ieri, i 106 voli che hanno raggiunto Trapani non hanno avuto alcun ritardo imputabile allo scalo.

Il presidente Ombra e l’emergenza

“Grazie a questo lavoro di squadra tra la politica e i principali attori del trasporto siciliano è stato e sarà possibile, fino alla fine di questa emergenza, poter accompagnare i passeggeri, dirottati a Trapani Birgi, alla loro destinazione originaria, Catania, e limitare i disagi all’utenza. In questa occasione è stata scritta una bella pagina della Sicilia che funziona. Auguriamo a Sac di poter tornare perfettamente operativa nel più breve tempo possibile2 dice il presidente di Airgest, Salvatore Ombra, ringraziando coloro che si stanno spendendo in prima persona per la felice soluzione dell’emergenza che ha colpito l’aeroporto etneo.

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