Ennesima aggressione oggi nel carcere maresciallo Di Bona, ex Ucciardone. Un detenuto per futili motivi ha prima incendiato la propria cella e poi aggredito a calci un agente penitenziario procurando diverse contusioni. La denuncia del sindacato Cnpp.

“Assistiamo quotidianamente alla successione di eventi critici senza porre alcun rimedio – dicono i sindacati – In tanto si allunga la lista dei feriti. Solidarietà dalla segreteria regionale Cnpp al collega ferito”.

Alcune settimane fa altro episodio

Alcune settimane fa nuova aggressione nel carcere “maresciallo Di Bona” ex Ucciardone a Palermo. Un agente scelto della polizia penitenziaria è stato aggredito da un detenuto. La denuncia è del sindacato Cnpp. L’aggressione è avvenuta all’ottava sezione. Il detenuto aveva richiesto di uscire dalla cella per telefonare.

Ha chiesto ad un agente di parlare con il sovrintendente capoposto del reparto. Ha iniziato ad aggredire con calci e pugni l’agente del reparto con l’intento altresì di impossessarsi delle chiavi.

Ad agosto sindacato pubblicò dati di una “guerra silenziosa”

Il Cnpp pubblicò ad inizio agosto parte della cronologia degli eventi critici dell’anno in corso, una guerra silenziosa. “Le carceri un inferno! Siamo “servitori dello stato” o carne da macello!”, così una nota del sindacato che denuncia “Anche oggi non manca l’aggressione di turno, un Ispettore aggredito a Siracusa”.

Oltre 40 gli agenti costretti alle cure mediche

“Nell’anno in questione sono più di 40 gli Agenti, che a causa delle aggressioni ricevute sono stati medicati e refertati nei nosocomi della regione allungando la lista degli assenti per giusta convalescenza”.

Chiesto lo stato di emergenza delle carceri

La segreteria nazionale Cnpp, ha richiesto “lo stato di emergenza delle carceri”, e “carceri sicure” nonché la segreteria Regionale chiede l’avvicendamento del Provveditore e dei Dirigenti Penitenziari e di Polizia Penitenziaria negli Istituti della Regione.

“I poliziotti penitenziaria sono impiegati dello stato, sono uomini e non robot telecomandati”, chiude la nota.

Articoli correlati