I carabinieri del Ros con il supporto dei militari del comando provinciale di Palermo hanno portato in carcere a Palermo Giuseppe Guttadauro, 70 anni,  detto “il dottore”, già primario dell’ospedale Civico di Palermo – già finito in carcere 22 anni fa, esponente di spicco di Cosa nostra palermitana, coinvolto in passato nell’inchiesta sulle talpe alla Dda in cui fu indagato l’ex presidente della Regione Totò Cuffaro.

Lo scorso 12 febbraio a conclusione di un’attività investigativa condotta dal Rose e coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Guido e dai pm Francesca Mazzocco e Bruno Brucoli, Guttadauro era portato ai domiciliari poiché accusato di fare parte della famiglia di Roccella”.

Tra i destinatari di quell’ordinanza, anche il figlio, Mario Carlo, accusato di aver cooperato con il padre. Un aggravamento di pena visto che nonostante l’età  sono emerse diverse  violazioni agli obblighi di non comunicare con persone diverse da quelle che con lui coabitano come imposto dal provvedimento.

Ancora la ricerca di canali di comunicazione riservati per interloquire con terzi, compreso il ricorso ad applicazioni a suo dire non intercettabili. La procura ha richiesto ed ottenuto dal gip la sostituzione della misura degli arresti domiciliari con quella più afflittiva della custodia in carcere.

 

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