Giuseppe Guttadauro, boss di Brancaccio arrestato dai carabinieri del Ros appena rientrato dal Marocco e il figlio Mario Carlo sono stati interrogati dal gip del tribunale di Palermo Claudia Rosini. Guttadauro padre ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere, mentre il figlio ha invece respinto ogni accusa. Sono entrambi difesi dall’avvocato Raffaele Bonsignore.

L’ordinanza del gip era pronta da mesi. I carabinieri del Ros seguivano da tempo gli spostamenti di Guttadauro. Alla fine, sabato notte è scattato il blitz quando il dottore ha fatto rientro dal Marocco.

Da tempo la Dda, diretta dal procuratore aggiunto Paolo Guido, indagava sul conto di Guttadauro, già condannato per ben tre volte per mafia e che, come hanno ricostruito i sostituti Francesca Mazzocco e Bruno Brucoli, avrebbe continuato a gestire gli affari tra Roma e il quartiere Brancaccio di Palermo. Non appena è sbarcato all’aeroporto Falcone Borsellino per dirigersi a Bagheria dove soggiornava ha trovato i militari del Ros che gli hanno notificato il provvedimento di arresto.

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