Un uomo, già visitato e con diagnosi di sindrome influenzale, dopo una breve attesa per consentire agli operatori di prestare assistenza a un paziente in codice rosso, ha minacciato e poi colpito con due calci un’infermiera che voleva assisterlo.
E’ successo nel Pronto Soccorso dell’Ospedale di Partinico in provincia di Palermo, presidio gestito dalla Asp 6.
E’ subito intervento il personale di vigilanza e poi sono arrivate le forze dell’ordine. L’infermiera è stata soccorsa e sottoposta a esami diagnostici. “Solidarietà, appoggio e sostegno all’infermiera colpita brutalmente e ferma condanna della vile aggressione”, sono stati espressi dalla direzione aziendale dell’Asp di Palermo. “E’ inaccettabile il clima di ostilità che vivono i nostri operatori impegnati con grande scrupolo e professionalità ad assicurare tutte le cure del caso ai pazienti – ha sottolineato il Commissario dell’Asp Antonio Candela – siamo vicini alla nostra infermiera e a tutto il personale del pronto soccorso di Partinico che supporteremo e sosterremo in tutte le azioni nei confronti di chi usa la violenza sia verbale che fisica”.
Quella delle aggressioni al personale dei pronto Soccorso è una piaga che continua ad allargarsi in Sicilia, appena qualche settimana fa una doppia aggressione si era consumata all’azienda ospedaliere Civico di Palermo ma gli episodi si susseguono con funesta regolarità.
“Non tollereremo più atti di violenza nei confronti del personale che opera nelle strutture sanitarie siciliane. Chi pensa che soprattutto i pronto soccorso della Sicilia siano zone franche – dice l’assessore alla sanità Ruggero Razza – dove è possibile farsi ragione da soli con metodi barbari ed incivili, sappia che troverà nella Regione Siciliana l’avversario più ostile e severo. Spetta alle forze dell’ordine fare luce su quanto accaduto a Partinico e qualora dovessero profilarsi gli estremi per un procedimento, la Regione Siciliana, anche in questo caso, si costituirà parte civile”.
L’aggressore, un 22enne di Partinico, è stato identificato e denunciato dai Carabinieri
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