Aggressione ai danni di un assistente capo coordinatore della Polizia Penitenziaria in servizio alla Casa di Reclusione maresciallo Di Bona di Palermo, ex carcere Ucciardone.

Ennesimo episodio ai danni della Polizia Penitenziaria

A denunciare l’ ennesimo caso è il segretario Provinciale del Cnpp (coordinamento nazionale polizia penitenziaria)  Maurizio Mezzatesta. Ieri, racconta il sindacalista, nel turno serale durante la chiusura delle celle, un detenuto italiano ha aggredito per futili motivi un’altro detenuto italiano, entrambi nella seconda Sezione del vecchio carcere Borbonico.

Agente prima offeso e poi aggredito fisicamente

L’agente in servizio nel reparto è intervenuto per portare alla calma i due detenuti ma è stato a sua volta aggredito fisicamente ed offeso verbalmente

Corsa al pronto soccorso

A causa dell’aggressione, colpito con un pugno al collo e strattoni l’assistente capo di anni 46, per i traumi riportati è stato portato recato al pronto soccorso. La prognosi è di 10 giorni.

Episodi che continuano a ripetersi nel silenzio

Non si tratta di un caso isolato e nemmeno di una sequenza ma di episodi che continuano a ripetersi ovunque nelle carceri siciliane nel silenzio generale. “Si chiude il 2021 con l’ennesima aggressione subita dal personale in servizio nel vecchio carcere Borbonico – dice il segretario provinciale  Maurizio Mezzatesta- ben una dozzina sono state le aggressione subite durante l’anno”.

Polizia penitenziaria allo stremo

“Siamo stanchi di subire, il fenomeno delle aggressioni si sommano con le molteplici difficoltà che il personale di Polizia Penitenziaria subisce giornalmente come la cronica carenza di personale e i carichi di lavoro insostenibili.
Il Cnpp esprime solidarietà al collega e spera in un veloce trasferimento del detenuto responsabile dell’ aggressione”.

L’ultima aggressione alla vigilia di Natale nel Siracusano

Momenti di tensione il 23 dicembre anche nel carcere di Augusta dove un detenuto ha aggredito un agente  di Polizia penitenziaria a cui ha strappato le chiavi della cella.

Agente in ospedale

Un gesto che è poi costato il ricorso alle cure del Pronto soccorso dell’ospedale Muscatello per la vittima, le cui condizioni, comunque, appaiono buone, mentre i suoi colleghi, al termine con le trattative, sono riusciti a placare il detenuto.

L’aggressione

Secondo quanto emerge da una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe dovuto interloquire con dei familiari con una videochiamata ma un intoppo glielo ha impedito, per cui sarebbe dovuto tornare nella sua cella.

Invece, in preda alla rabbia ed all’esasperazione, avrebbe aggredito l’agente della Polizia penitenziaria che, in quel momento, era in servizio, procurandogli delle lesioni alle dita, frutto di quel violento strappo delle chiavi.

Articoli correlati