Attimi di paura allo Zen di Palermo. Una nuova aggressione si è consumata ai danni di un operatore Amat mentre si apprestava a terminare il turno di lavoro. Ieri, 24 ottobre, intorno alle 19.30, l’uomo sarebbe stato avvicinato da due ragazzi incappucciati in sella ad una moto Sh che gli avrebbero puntato una pistola, poi risultata a piombini.

La dinamica

Secondo una prima ricostruzione, l’autobus stava percorrendo via Castelletti, all’interno del quartiere Zen-San Filippo Neri, quando improvvisamente senza apparenti motivi i due giovani lo avrebbero affiancato: “Li avevo davanti – ha riferito – e avevano una pistola in mano. Nel momento in cui ci siamo incrociati, me l’hanno puntata contro e hanno sparato. Solo dopo ho capito che si trattava di piombini.”

Fortunatamente, il colpo non ha causato ferite: l’autista è riuscito a mantenere il controllo del mezzo e a proseguire fino al capolinea, dove ha poi allertato la centrale operativa Amat e le forze dell’ordine.

Intanto, cresce sempre di più il sentimento di paura tra gli autisti: in molti temono per la propria incolumità nello svolgere servizio nei pressi del quartiere.

Allarme sicurezza e controlli allo Zen

Nelle scorse settimane il quartiere Zen è stato oggetto di diversi controlli da parte delle forze dell’ordine. A seguito dell’omicidio di Paolo Taormina, ad opera di Gaetano Maranzano (reo confesso), residente nel quartiere,  oltre 200 agenti hanno passato al setaccio il territorio per verificare la presenza di armi e droga.

I controlli i si sono concentrati anche su auto, moto e scooter nelle aree sensibili, sui residenti destinatari di misure di prevenzione e di sicurezza. I servizi sono stati integrati dal controllo aereo che, mandando immagini in tempo reale alla sala operativa della Questura, ha fornito dettagli fondamentali per la gestione dell’operazione.

Il bilancio è di due persone arrestate, altre 57 denunciate per occupazione abusiva di immobile e una per porto abusivo di armi.

Nel corso dei controlli sono stati multati anche alcuni esercizi commerciali per carenze strutturali e per irregolarità sulla scia sanitaria e per mancata autorizzazione all’installazione di telecamere, impiego di lavoratori in nero, mancata formazione, sospensione di attività imprenditoriale.

Sono state identificate circa 700 persone, di cui 207 con precedenti ed altri 15 già sottoposte a misure di prevenzione, controllati 288 mezzi, effettuati 5 posti di controllo, elevate 27 contestazioni di violazione del Codice della Strada, per un valore totale delle sanzioni che supera i 18.000 euro.