Sono più di otto ogni giorno gli operatori sanitari dell’emergenza aggrediti in Italia durante le operazioni di soccorso.

Si tratta di aggressioni a medici e infermieri in ospedale, nei Pronto Soccorso e nei presidi medici assistenziali sparsi per il Paese. A riferirlo è la Croce Rossa Italiana, sottolineando “un’urgenza che si sta trasformando in emergenza nazionale”, che parla di “numeri in aumento rispetto agli anni scorsi”. Nel 2018 – secondo i dati diffusi dalla Cri – sono stati registrati oltre 3.000 casi, a fronte di solo 1.200 denunce all’Inail.

Le zone periferiche delle grandi città sono tra i luoghi dove si verificano maggiormente questi episodi. Tra le città, la ‘maglia nera’ spetta a Napoli. I “ritardi delle ambulanze” e “l’inefficienza dei servizi di triage” sono le motivazioni principali addotte dagli aggressori. Sul fenomeno delle aggressioni agli operatori delle ambulanze e dei danneggiamenti ai mezzi stessi non esistono statistiche esatte: per questo la Cri ha deciso di istituire un apposito Osservatorio, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione ‘Non sono un bersaglio’, presentata oggi con un convegno internazionale a Roma. L’iniziativa prevede anche la diffusione di una serie di vademecum per gli operatori da diffondere all’interno dei Pronto Soccorso degli ospedali.

La Cri è intervenuta anche sul fenomeno degli attacchi a postazioni o personale sanitario nei luoghi all’estero dove ci sono conflitti, “che viola le norme basilari del diritto internazionale umanitario”. “Si tratta di un fenomeno da monitorare e non trascurare. Spero che questa campagna non si fermi e possa attirare anche l’attenzione dei governi”, ha detto in collegamento video, durante il convegno, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Vito Crimi.

“L’approvazione in sede del Consiglio dei Ministri del disegno di legge sulla sicurezza degli operatori sanitari, attualmente all’esame della competente commissione parlamentare, di cui sono stata promotrice, rappresenta un segnale importante e forte per contrastare l’escalation di violenza a cui assistiamo quotidianamente, contro chi è impegnato giorno e notte nell’assistenza ai cittadini”, ha scritto il ministro della Salute, Giulia Grillo, in una lettere inviata alla Cri in occasione del convegno. “Il nostro obiettivo è portare consapevolezza sul rispetto che si deve alla Croce Rossa Italiana. E’ un problema culturale, si tratta di rinnovare un patto sociale rispetto a chi si adopera per soccorrere i cittadini”, ha spiegato il presidente della Cri, Francesco Rocca.

Intanto a Catania rubate le attrezzature dei Vigili del fuoco durante un intervento di soccorso