Sono già 12.500 le domande di assistenza alimentare giunte al Comune di Palermo dall’apertura delle registrazioni on line per ottenere il sostegno. una registrazione che prosegue al ritmo di 4 nuove richieste ogni minuto a dimostrazione dell’aumento di casi di necessità che si sono registrati solo nel capoluogo isolano da dove sono iniziati gli episodi di tensione sociale con tentativo di fare la spesa senza pagarla. Una situazione che preoccupa nonostante gli aiuti annunciati dallo Stato e dalla Regione. Dalle 18 di oggi, infatti, il comune di Palermo blocca la piattaforma e sospende le registrazioni. per questa settimana non ci si potrà più registrare.
Per chiedere aiuti alimentari si dovrà, poi, attendere lunedì prossimo quando le registrazioni saranno riaperte. La scelta del Comune ha un doppio motivo, da un lato bisogna verificare le domande ed accertarsi che i richiedenti abbiamo diritto e al tempo stesso cancellare le doppie registrazioni. Ci sono casi, infatti, in cui la famiglia è stata registrata sia dal marito che dalla moglie oppure è stata registrata su più piattaforme, quella del comune, quella della Caritas e così via. Ma il vero problema è un altro. Se tutti i registrati avessero diritto le risorse messe a disposizione sarebbero, in pratica, già esaurite e si potrebbe dare aiuto alimentare al massimo per un paio di settimane.
Palermo è la punta di iceberg ma la situazione è difficile ovunque, a Catania sono oltre mille le richieste di sospensione del pagamento degli affitti, a Bagheria il sindaco ha informato che il comune non potrà dare aiuti fino a metà aprile perché non può anticipare le risorse annunciate da Roma e Palermo che arriveranno con lentezza e invita a rivolgersi alla Caritas mentre dall’Asael, l’associazione degli amministratori locali si propone una cabina di regia per coordinare gli aiuto nazionali e regionali e dare linee guida uniche ai quali i comuni possano attenersi per evitare confusione e disparità. intanto la tensione sociale continua a montare sperando che non esploda
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