Anci Sicilia Giovani chiede di trattare la proposta di legge di iniziativa popolare per l’integrazione al reddito delle famiglie in povertà assoluta. Per la prima volta nella storia della Sicilia, un cartello di associazioni di volontariato, sindacali e datoriali ha presentato all’Ars i faldoni con i testi della proposta e le oltre 15 mila firme, raccolte in meno di due mesi, sono state consegnate all’assessorato regionale degli Enti Locali (il minimo previsto dalla legge per la presentazione del ddl di iniziativa popolare è di diecimila firme).
Promotore dell’iniziativa è il Comitato “No Povertà” formato da uno schieramento di associazioni mai così trasversale: Centro Pio La Torre, Anci Sicilia, Cgil, Cisl, Uil, Libera, Confindustria Sicilia, Caritas, Comunità di S.Egidio, Erripa, Comitato lotta per la casa “12 luglio” e Terzo settore.
“Ho creduto fermamente – dichiara il presidente Anci Sicilia Giovani, Maurizio Lo Galbo –  in questa iniziativa popolare già dal giugno 2015, contribuendo a redigere le diverse delibere presentate nei vari consigli comunali siciliani; non ultimo la scorsa settimana è stato approvato all’unanimità su proposta del sottoscritto anche dal comune di Bagheria. Non ci capacitiamo – continua Lo Galbo – come sia possibile che da oltre un anno dalla presentazione del suddetto Ddl, non sia ancora approdato in aula per la sua trattazione, una così importante iniziativa popolare, il quale obbiettivo è quello di poter dare respiro a tutte quelle famiglie che soffrono un grave disagio sociale. Ognuno faccia la sua parte e portiamo questa importante iniziativa popolare a suo compimento”.