Il Corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo insignito del prestigioso premio “Anfiteatro d’oro per l’arte della danza” accanto a étoile e coreografi di fama internazionale. La consegna ieri sera, al termine dell’ultima recita di Giselle al Teatro di Verdura che ha visto protagonisti la grandissima Svetlana Zakharova e Denis Rodkin, primo ballerino del Bol’šoj.
A consegnarlo è stato Francesco Imperatore, organizzatore del Galà L’Abella Danza con le Stelle che si è svolto dal 10 al 13 luglio nell’Anfiteatro romano di Avella. A riceverlo, il coordinatore del Corpo di ballo del Teatro Massimo, Marco Bellone. Il premio “Anfiteatro d’oro per l’arte della danza – Omaggio a Ricardo Nunez”, è intitolato al grande maestro e coreografo cubano di nascita ma europeo di adozione che ha creato tante coreografie in Italia, tra cui proprio la Giselle andata in scena ieri sera, ripresa da Patrizia Manieri.
Il Corpo di ballo del Teatro Massimo ha voluto dedicare il premio alla memoria di Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta uccisi in via D’Amelio, nel giorno in cui ricorreva il venticinquesimo anniversario della strage. La dedica è stata accolta da un lungo applauso, con tutto il pubblico in piedi.
Quest’anno, accanto al Corpo di Ballo del Teatro Massimo, il premio è andato a Roberto Fascilla, primo ballerino del Teatro alla Scala di Milano, successivamente maestro, coreografo e direttore all’Arena di Verona e al Teatro di San Carlo; a Giuseppe Picone, étoile internazionale e direttore del Corpo di ballo del Teatro San Carlo, che ha debuttato nella coreografia a Palermo in occasione dello Schiaccianoci lo scorso dicembre; a Luciano Cannito, coreografo e regista internazionale, già direttore del Corpo di ballo del San Carlo di Napoli e del Teatro Massimo; a Patrizia Manieri, prima ballerina étoile del San Carlo, assistente alle coreografie di Ricardo Nunez.
Il Teatro Massimo è una delle quattro fondazioni liriche italiane che mantiene un suo Corpo di ballo. La compagnia è costituita da trenta tersicorei che arrivano anche a quaranta in relazione alle esigenze di produzione. Tutti insieme fanno cinque produzioni all’anno.
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