Il fotoreporter legato a doppia mandata alla sua Sicilia, che racconta le storie della sua terra. Il cronista di strada che con un’immagine o un reportage cattura il flusso di informazioni che un’isola come questa sforna. Seconda public lecture ad ingresso gratuito per il World Press Photo, la mostra internazionale di fotografia del più grande concorso di foto-giornalismo al mondo che, per il terzo anno, fa tappa a Palermo. A Palazzo Drago, al civico 382 di via Vittorio Emanuele, giovedì 12 settembre alle ore 18.30, sarà Igor Petyx a raccontare l’ultimo ventennio di cronaca siciliana, tra nera, politica e attualità. A dialogare con lui Simonetta Trovato, giornalista del Giornale di Sicilia.
Figlio di Gigi Petyx, fotoreporter storico de “L’Ora”, Igor Petyx collabora ad oggi con le testate giornalistiche La Repubblica, Giornale di Sicilia, Avvenire e La Stampa, nonché con le agenzie Splash News e Corbis. Le sue foto sono state pubblicate anche su Corriere della Sera, Times, Visto, Vero, Gente, Anna e Panorama. Ha collaborato, inoltre, con le agenzie di stampa Ansa, Emmevi Photo, Milestone Media e Photo Masi. Si è occupato di cronaca, politica, migrazioni, attualità. Suoi gli scatti della cattura del boss corleonese Bernardo Provenzano, capo di Cosa Nostra dal 1963, dell’arresto di Salvatore e Sandro Lo Piccolo, latitanti da venticinque e nove anni, della caduta dell’aereo Tunis Air, precipitato nel mare di Capo Gallo, della frana del 2009 di Giampilieri e dei paesi del messinese. Ha immortalato anche i funerali di Giovanni Lo Porto, il cooperante palermitano ucciso in Afghanistan e di Salvatore Failla, il tecnico della Bonatti ucciso in Libia.
La mostra a Palermo è visitabile fino domenica 6 ottobre dal lunedì al giovedì dalle ore 10.30 alle 20.30 (ultimo ingresso alle ore 19.30) e dal venerdì alla domenica dalle ore 10.30 alle 22 (ultimo ingresso alle ore 21).
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