Al via la sessantaduesima edizione della Settimana di Musica Sacra, domani sera 04 ottobre, alle 21, nel duomo di Monreale con il concerto inaugurale che avrà quale protagonista Sir John Eliot Gardiner, gli l’English Baroque Soloists e il Monteverdi Choir; per l’orchestra e il coro del maestro inglese si tratta della prima uscita assoluta dall’Inghilterra, dopo il lockdown.

I concerti continueranno fino a sabato 10 ottobre. Un’edizione quella del 2020 che si annuncia di rinascita per la presenza dei grandi artisti internazionali, fiore all’occhiello della stagione per la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana.

Il programma prevede: “Jehova, quam multi sunt hostes” di Henry Purcell; “Messa a 4 voci da cappella, SV 190” di Claudio Monteverdi, dalla densa scrittura contrappuntistica, pubblicata postuma; “Jephte” di Giacomo Carissimi, oratorio dalla forte carica emotiva; “Hear my prayer, o Lord, Z.15” di Henry Purcell, inno corale ad otto voci sul Salmo 102, testo di riferimento della Chiesa Anglicana; “Stabat Mater” di Domenico Scarlatti, grande affresco polifonico dalle connotazioni icastiche.

“La Settimana di Musica Sacra di Monreale – ha detto il presidente della Foss Maria Elena Volpes – è uno degli appuntamenti irrinunciabili per l’Orchestra Sinfonica Siciliana che il Cda insieme al sovrintendente Antonino Marcellino hanno voluto di alto profilo culturale, con la partecipazione di alcuni fra i migliori musicisti sullo scenario internazionale. Kermesse e programmi ai quali non abbiamo voluto rinunciare, nonostante le innegabili difficoltà legate al momento complicato ed eccezionale che la nostra società sta vivendo. Abbiamo affrontato ostacoli di ogni sorta, ma mai abbiamo pensato di rinunciare anche perché vogliamo, grazie alla bravura della nostra orchestra, essere forieri di serenità, armonia, cultura implicite nella natura stessa della produzione musicale. Il nostro vuole essere un contributo di qualità alla quotidiana lotta che compie la Sicilia che non si scoraggia, la Sicilia del “fare”, a tutti coloro che non cedono al disimpegno e hanno continuato a lavorare con dedizione e passione, anche nei momenti più bui. Vorrei dire che niente è stato scontato, che ogni prodotto culturale che riusciamo ad offrire non è scontato, che ogni appuntamento sfuggito allo sconforto è un grande risultato per tutti, e quando dico tutti mi riferisco alla Fondazione, ai siciliani e agli italiani. Riteniamo nostro obiettivo prioritario contribuire, con la nostra “buona musica”, alla ripresa economica e sociale della Sicilia”.

“Siamo riusciti – ha detto il vicepresidente della Foss e presidente del Consiglio comunale di Monreale Marco Intravaia – a mantenere gli impegni presi con gli appassionati della grande musica, riportando il livello della Settimana di Musica Sacra di Monreale ai livelli degli anni d’oro. Dopo il primo passo, compiuto l’anno scorso, di riconsegnare a Monreale la centralità della kermesse, dopo anni di diaspora, ora il duomo sarà splendido palcoscenico per esecuzioni di livello internazionale. Mettere a punto il cartellone che proponiamo era una sfida, resa ancora più difficile dalle difficoltà dell’era Covid, ma Monreale meritava questa qualità; il duomo è uno scenario unico al mondo in cui le note si compenetrano con le immagini fino a fondersi in una sola emozione. Siamo soddisfatti ma non appagati, continueremo su questa strada e trasformeremo la Settimana di Musica Sacra in un appuntamento di cui dovranno tenere conto tutti gli appassionati del settore in Italia. Ringrazio l’arcivescovo Michele Pennisi per la consueta disponibilità ad accogliere gli eventi musicali proposti dall’Orchestra Sinfonica Siciliana e l’amministrazione comunale per la collaborazione proficua, da cui arriveranno ancora tanti frutti”.

“Il livello di questa 62° edizione della Settimana di Musica Sacra – ha sottolineato il sovrintendente della Foss, Antonio Marcellino – è già chiaro sin dal concerto d’apertura con la presenza dei prestigiosi English Baroque Soloists e Monteverdi Choir diretti da sir John Eliot Gardiner. L’obiettivo che ci eravamo prefissati, ovvero quello di dare a questo evento un respiro non solo nazionale ma internazionale, è stato raggiunto. Per Gardiner, che ha sempre dosato le sue apparizioni in Italia, da ben tre anni non veniva, è la prima volta in Sicilia: non possiamo non sentirci onorati di questo. Sarà una settimana di grande musica con la partecipazione di grandi professionisti, da Ton Koopman a Flavio Colusso, nell’imponente e suggestivo scenario del Duomo di Monreale. La musica è stata medicina durante il lockdown, è stata la risposta sonora al silenzio delle nostre vite paralizzate dalla paura di quello che stava succedendo attorno a noi. Ed è per questo che la nostra orchestra non si è mai fermata ed ha continuato a lavorare per dar vita a grandi progetti, come questo della Settimana di Musica Sacra, mantenendo le promesse fatte al nostro pubblico”.