Il tribunale del riesame annua l’ordinanza nei confronti di Alberto “Chico” Paladino Florio, accusato di furto di energia elettrica e acqua per alimentare la Tonnara Florio. Ora l’uomo è totalmente libero dopo che il riesame ha deciso di annullare l’ordinanza con la quale l’indagato era stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, ritenendo che non vi siano esigenze cautelari.

Come riporta il Giornale di Sicilia, i giudici hanno accolto favorevolmente il ricorso presentato dal legale di Paladino Florio Michele De Stefani, che assiste l’indagato.

L’arresto di Florio è avvenuto il 3 luglio. Si tratta di un parente della storica famiglia Florio anche se alcuni suoi componenti avevano smentito la parentela. Don Nicola Afan de Rivera Costaguti, figlio di Giulia Florio e nipote di don Ignazio e donna Franca Florio, si è affidato infatti all’avvocato Gianluca Giacalone per chiarire che Chico Paladino Florio, che rimane tutt’ora indagato per furto, “non è uno dei discendenti della famiglia Florio, non avendo lo stesso, né il di lui padre, Vincenzo, alcun vincolo di consanguineità con nessuno degli esponenti della nota dinastia”.

Dopo il fermo era stato posto ai domiciliari ma il gip aveva deciso di non convalidare il provvedimento, imponendo soltanto l’obbligo di firma. La difesa di Paladino Florio aveva sostenuto che l’uomo non fosse a conoscenza della presenza degli allacci abusivi e di avere sempre pagato regolarmente le bollette. Secondo la procura, invece, alla Tonnara dell’Arenella acqua e energia elettrica sarebbero state rubate, causando un danno ingente.

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