Il crollo del viadotto, i migranti, il terremoto nel centro Italia ma nulla che riguarda la situazione siciliana,attuale. Ha parlato un po’ di tutti i grandi temi nazionali il Ministro dell’interno Angelino Alfano a Palermo per concludere un dibattito sulla “Riforma Costituzionale e Senato delle Regioni” le ragioni del sì.

Un dibattito introdotto da uno dei coordinatori siciliani di Ncd Francesco Cascio che ha visto la partecipazione di giusti di livello come Alberto Stagno D’Alcontres- Ord. Di diritto Commerciale; Antonella Sciortino – Ord. Diritto Costituzionale; Roberto Natoli – Assoc. Diritto Privato; Lorenzo Maria Dentici – Assoc. Diritto del Lavoro dell’Università di Palermo. Con loro i deputati regionali e nazionali di Ncd Piero Alongi, Marcello Gualdani, Bruno Mancuso, Dore Misuraca, Simona Vicari.

‘Non sposteremo nessuno dai luoghi in cui è cresciuto e vive’ ha detto Alfano parlando di terremoto e ricostruzione, mentre sul crollo del viadotto un auspicio perché si faccia chiarezza sulle responsabilità. Dal palco, invece, le ragioni del sì al referendum sulla riforma costituzionale, un sì che serve per cambiare il paese e renderlo moderno, ha detto il Ministro.

Ad aprire il dibattito era stato il prof Verde mentre per il coordinatore di Forza Italia Francesco Cascio condannato in primo grado a 2 anni e 8 mesi a inizio settimana, si è trattato di una occasione per ribadire che continuerà nel suo impegno civile mentre si difenderà in secondo grado dalle accuse e lo farà con la coscienza dell’uomo innocente, ha detto, una occasione per ringrazire tutti per l’affetto dimostrato.

Poi spazio alle ragioni del sì in vista di un referendum che fra poco più di un mese potrebbe cambiare non solo il sistema Paese ma anche tutti gli equilibri politici attuali.

Ma alla fine Alfano di Sicilia non riesce a non a non parlare anche se in prospettiva. “Noi come Area popolare, liberale e moderata che in Sicilia ha avuto negli ultimi tempi Ncd come centro, lavoreremo per una nostra
candidatura. Sarò un soggetto moderato – ha aggiunto – che probabilmente verrà dalla cosiddetta società civile, dal mondo delle professioni che poi porteremo all’attenzione di tutti. Le nostre percentuali in Sicilia sono tali da potere rendere assolutamente legittima la candidatura di un candidato nostro?e chiedere agli altri di aderire alla nostra candidatura. Abbiamo molti nomi in campo da spendere e li faremo al momento opportuno”.