Un sit-in in memoria dei due ragazzi morti suicidi recentemente nelle carceri di Palermo e Catania, si terrà a Palermo. Lo ha organizzato dalla Responsabile Regionale del Dipartimento Diritti Umani con delega Art 3-27 della costituzione del Democrazia Cristiana Nuova, insieme al Responsabile Regionale del Dipartimento Legalità e Antimafia della DC.

Il sit in davanti al carcere palermitano

La manifestazione è in programma domani, martedì 1 marzo, davanti alla casa circondariale Ucciardone di Palermo, a partire dalle 19,30. L’evento prende il titolo “La Luce della Speranza”. Seguirà l’Assemblea di “Nessuno Tocchi Caino” che avrà luogo, alle ore 16, presso la Fonderia Oretea di Palermo. Al sit-in, prenderanno parte, tra gli altri, il Commissario Regionale della Democrazia Cristiana Nuova, Totò Cuffaro, il Segretario dell’ONGNessuno Tocchi Caino, l’onorevole Sergio D’Elia e i membri del consiglio direttivo Sabrina Renna, Donatella Corleo e Antonio Coniglio.

I casi di suicidio

Nei giorni scorsi un detenuto di 25 anni era stato trovato impiccato nel carcere palermitano. Il corpo era stato scoperto dagli agenti della polizia penitenziaria durante dei controlli. Anche in quel caso il giovane per compiere il drammatico gesto avrebbe utilizzato le lenzuola. Sono in corso le indagini sui due episodi a distanza di due giorni. Nei giorni seguenti un detenuto di 31 anni è stato trovato dentro la cella con la corda attorno al collo. Aveva tentato di togliersi la vita. Gli agenti della polizia penitenziaria e i medici del carcere sono riusciti a togliere le lenzuola attorno al collo e affidarlo ai sanitari del 118 che lo hanno portato all’ospedale Villa Sofia dove si trova intubato in condizioni critiche.

Anche aggressioni nel carcere

Un detenuto nel carcere Ucciardone di Palermo si è scagliato contro tre agenti della polizia penitenziaria che sono stati soccorsi e trasportati in ospedale per le ferite. “Secondo le prime notizie il detenuto – dicono i sindacalisti della Uilpa – doveva essere trasferito in un altro reparto. Contro questa decisione dello staff si sia cosparso di gas, e minacciando, non solo di darsi fuoco, ma con una lametta minacciava i poliziotti”.

Articoli correlati