Cresce la paura nell’antico e malandato carcere borbonico dell’Ucciardone di Palermo. Un detenuto palermitano è risultato positivo al test sulla tubercolosi. L’uomo è arrivato nel penitenziario recentemente, dopo essere stato trasferito dal carcere Gazzi di Messina.

L’uomo è adesso stato messo in isolamento al primo piano della seconda sezione insieme con altri sette detenuti con i quali ha condiviso la cella prima dell’esito del test. Preoccupati gli agenti di sicurezza che sono stati a contatto con l’ammalato e che temono il potenziale contagio.

“È gravissimo che nessuno abbia comunicato alla direzione dell’Ucciardone la probabile infezione del detenuto prima del suo trasferimento da Messina, ma è ancora più grave il fatto che l’uomo sia stato arrivato nel carcere palermitano quando, invece, i soggetti con diagnosi di tubercolosi devono essere ricoverati in centri specialistici” dice Antonio Piazza, segretario regionale del sindacato Ugl polizia penitenziaria: “Ci risulta che il detenuto sia stato sottoposto ad accertamenti clinici circa tre mesi fa a Messina, ma i risultati sarebbero arrivati solo qualche giorno fa ai vertici dell’ Ucciardone”.

La tubercolosi è una malattia molto contagiosa che si trasmette per via aerea.

I poliziotti che a turno sorvegliano il gruppo di detenuti a rischio tubercolosi sono stati muniti di mascherine protettive.

La direttrice del carcere, Rita Barbera, assicura massima attenzione sull’applicazione del protocollo sanitario contro il rischio di contagio da Tbc: il detenuto risultato positivo al test sarà presto ricoverato in ospedale e controlli accurati saranno eseguiti sugli altri detenuti a rischio e sugli agenti penitenziari.