Sono sempre di più le minacce informatiche rivolte agli utenti privati e aziendali di computer e dispositivi mobili. A segnalarlo gli esperti di Check Point Software Technologies che registrano un aumento a livello mondiale del 15% a quota 2.300 delle varianti di software malevolo (malware) nel mese scorso.

L’Italia è tra i paesi più minacciati, come scrive oggi il Giornale di Sicilia, piazzandosi in seconda posizione in Europa e trentesima a livello mondiale.

Le minacce registrate in Italia riguarderebbero principalmente smartphone e social network.

A creare problemi per gli utenti ci pensa Conflicker, un malware del 2008 e responsabile del 14% degli attacchi riconosciuti a livello globale, che prende di mira i visitatori dei siti di Facebook e Skype, ma anche dei fornitori di posta elettronica come Gmail e Yahoo.

Per quanto riguarda i cellulari (nel mirino gli smartphone Android) la minaccia prende il nome di Hummingbad.

Nel mirino degli hacker anche i correntisti con l’ausilio del ‘trojan’ Tinba.

Tinba, spiegano gli esperti, attaccherebbe principalmente i correntisti italiani e polacchi.

Da non sottovalutare anche Sality, un virus che infetta le piattaforme Windows. Per i possessori di smartphone e tablet, i pericoli maggiori vengono da Hummingbad, seguito da Iop (sempre su Android) e da Xcode Ghost (su iPhone e iPad).

Solo lo scorso anno il garante per la privacy ha adottato 692 provvedimenti collegiali, rispondendo a circa circa 5.000 quesiti, reclami e segnalazioni che riguardavano principalmente marketing telefonico, assicurazioni, internet.