Gli allevatori siciliani in piazza ‘diffidano’ l’assessorato all’Agricoltura per mancato versamento degli aiuti comunitari. 

“Abbiamo presentato una diffida all’Assessorato regionale all’Agricoltura per ‘ricordare’ all’apparato di governo siciliano che gli aiuti stanziati dall’Unione Europea nel 2014 e 2015 sono ancora bloccati da qualche parte alla Regione; che ci sono migliaia di imprese in sofferenza e che questo è solo l’ultimo pasticcio di un assessorato peraltro già pesantemente bastonato dal TAR, che nell’aprile scorso ha annullato un bando per il biologico”.

A parlare è Carmelo Galati, imprenditore del settore agricolo e leader dell’Unione Allevatori Sicilia (oltre 1000 i soci), che ha iniziato un anno fa una vera e propria battaglia per il riscatto di un settore cruciale in Sicilia.

Proprio l’Unione Allevatori domani, 18 febbraio, scenderà in piazza a Palermo con una manifestazione davanti alla Prefettura.

“Speriamo – prosegue Galati – che alla Regione capiscano che stanno affamando un’Isola: gli aiuti compensativi, per i quali noi imprenditori abbiamo anticipato spese e accettato di perdere parte dei profitti, rischiano di diventare un boomerang se non vengono corrisposti in tempo. Ed è quello che sta succedendo, se è vero che aspettiamo da due anni. Sinceramente non siamo più disposti ad ascoltare storielle, ora vogliamo i fatti”.

Gli agricoltori non nascondono la loro preoccupazione sia per lo stallo sul biologico, sia per le indennità compensative. A tal proposito i legali Salvatore Cittadino e Massimo Cavaleri, a firma dei quali è stata inviata la diffida, precisano che “l’iniziativa prende le mosse da un principio generale comunitario secondo cui i pagamenti, per essere efficaci ed aiutare gli agricoltori, devono essere erogati annualmente. Il rischio dei ritardi – concludono gli avvocati – è che la Comunità europea possa decidere di non riconoscerne la spesa a garanzia della conservazione del bilancio unionale”.