“Ad un anno esatto dall’alluvione del 15 luglio 2020, nessun rimborso è stato erogato ai cittadini palermitani per i danni subiti. Nonostante la disponibilità di 900mila euro della legge regionale 18 dello scorso anno, il Comune non ha mai pubblicato il relativo avviso pubblico”.

Lo dichiara Marianna Caronia a seguito della mancata pubblicazione dell’avviso pubblico, previsto da una delibera di giunta del dicembre 2020, che avrebbe permesso la redazione delle graduatorie relative al contributo regionale di 900mila euro stanziato ad agosto dello scorso anno.

Caronia, “Indifferenza del sindaco, vada a casa”

“Dopo un anno – aggiunge Caronia – non si conosce ancora nemmeno l’entità totale dei danni subiti dai palermitani e dalle imprese e senza questo dato il Governo nazionale non può valutare la richiesta di dichiarazione dello stato di calamità naturale, che permetterebbe rimborsi veri a tutte le persone danneggiate da quel tragico evento. Ancora un esempio dell’indifferenza del Sindaco e della sua squadra per i bisogno reali dei cittadini, che al danno subíto devono aggiungere la beffa di un contributo già disponibile ma non erogato dal Comune. Ancora un motivo per mandarli a casa al più presto”.

Gelarda, “Beffa per i palermitani, valutiamo azioni legali”

Fa eco alla nota della Caronia, anche Igor Gelarda, capogruppo Lega a Palazzo delle Aquile: “È passato esattamente un anno dalla terribile alluvione che colpì Palermo rendendo viale Regione Siciliana un inferno di acqua e fango. Eppure le centinaia di persone che hanno subito danni, in alcuni casi anche molto ingenti, non hanno ricevuto un euro. E questo nonostante la Regione con la legge regionale 18 del 2020 abbia messo a disposizione 900 mila euro per rimborsare i danneggiati.

Nonostante a dicembre la giunta abbia approvato una delibera con i criteri di massima per i rimborsi tutto è rimasto fermo. Perché il comune non ha mai pubblicato l’avviso, previsto dalla delibera stessa, affinché le persone danneggiate potessero chiedere il rimborso. Né costituito il gruppo di lavoro per valutare queste pratiche.

Le email con richieste risarcitorie arrivate al Comune sono state quasi 800, ma nessuna di queste è stata ancora trattata. Tutto questo sa di beffa per le centinaia di palermitani doppiamente vittime: della bomba d’acqua un anno fa e del comune di Palermo incapace di adoperarsi per aiutarli. Stiamo valutando, con l’ausilio di alcuni legali, se nel comportamento del comune si ravvisi omissioni di atti d’ufficio ed eventualmente agiremmo di conseguenza”.

La risposta dell’assessore alle polemiche

“Spiace constatare l’approssimazione con cui alcuni consiglieri comunali danno le notizie senza prima verificare i fatti, poiché quello che conta è fare scalpore. Ritengo, tuttavia, che i cittadini abbiamo il diritto di sapere cosa è successo realmente il 15 luglio 2020″ replica l’assessore ai Lavori Pubblici Maria Prestigiacomo – ricordo a tutti che quel giorno si è verificato un grosso evento di calamità naturale, nella totale assenza di allarme da parte della Protezione civile regionale. La forte pioggia, in concomitanza con la cattiva gestione da parte dell’Ente Regione dei canali di maltempo, lasciati pieni di rifiuti e sterpaglie, ha causato l’allagamento dei sottopassi cittadini e tutto ciò che ne è conseguito. Quindi, la colpa non è imputabile a RAP che ‘non pulisce le strade’ o di AMAP che ‘non pulisce le caditoie’, bensì di una cattiva gestione dei canali del maltempo. Né tantomeno l’Amministrazione comunale può essere ritenuta responsabile di un evento naturale. In ogni caso, oggi la Regione si sta attrezzando per la messa in sicurezza dei canali, partendo da Passo di Rigano per il quale è in corso la progettazione.
Infine, ribadisco che il Decreto di finanziamento regionale porta la data del 17 maggio 2021 ed è stato trasmesso al Comune il 21 giugno 2021. I tecnici hanno predisposto la delibera da mandare in Giunta che, senza il decreto, non avrebbe avuto il visto della Ragioneria. Tuttavia, sebbene i ritardi non siano attribuibili al Comune, l’Amministrazione ha già predisposto il necessario per fornire i ristori ai cittadini colpiti dall’alluvione”.

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