La Slc Cgil Palermo oggi ha sollecitato la richiesta di incontro al Mise. “Chiediamo che si chiarisca finalmente questa farsa del trasferimento. Se non arriva un segnale, continueremo con le manifestazioni di lotta – dice il segretario provinciale Slc Cgil Maurizio Rosso – Pensavamo, e continuiamo a pensare, che sia arrivato il momento di parlare di uno sviluppo industriale di questo settore, con i propositi discussi al Mise, una regolamentazione precisa e chiara e un fondo dedicato per creare occupazione stabile e strutturata. Non permetteremo che si giochi con la vita dei lavoratori: l’attività del call center può essere svolta da qualsiasi parte mondo, è il lavoro che si trasferisce, non i lavoratori, soprattutto a basso reddito. Abbiamo aperto già una discussione con il sindaco di Palermo. Chiediamo che la Regione, assente finora come un fantasma, si occupi di questa vicenda. E pretendiamo un tavolo al Mise. I lavoratori non possono scioperare in eterno: il ministero ha l’obbligo di intervenire e tracciare la strada per questo settore, sempre più in espansione, richiamando le aziende al rispetto delle regole”.
In sciopero dal 19 dicembre, i lavoratori non si fermano. Domani saranno davanti alla sede di Enel in presidio. “Enel rappresenta l’ago della bilancia, può determinare la sorte in modo negativo o positivo dei 60 lavoratori di fatto messi in mezzo alla strada, per gli impegni presi in termini di garanzia dei volumi nel passaggio da Almaviva a Exprivia”, aggiunge Rosalba Vella.
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