Altra vittima degli interminabili lavori in via Emerico Amari a Palermo. Dopo un periodo in cui si è tentato di resistete alla fine le saracinesche sono rimaste abbassate.

Non ce l’ha fatta Francesco Giglio, proprietario di “Gusti di Sicilia-Risto Cibus” in via Emerico Amari, a reggere l’impatto con l’infinito cantiere per realizzare l’anello ferroviario.

Prima ha chiuso per una settimana di ferie che non sono mai finite, nonostante il cartello riporti come giorno di riapertura la data del 24 luglio.

I dipendenti sono stati licenziati uno dopo l’altro. La maxi opera doveva essere conclusa alla fine di luglio, ma i lavori sono ancora a zero. E intanto tante attività commerciali hanno gettato la spugna. “Risto Cibus”, infatti, è soltanto l’ultimo a chiudere in ordine di tempo.

Altri 14 negozi fra via Amari e viale Lazio hanno fatto la stessa fine.

“Siamo un’attività storica – dice Giglio – E siamo stati costretti a chiudere. Avevamo 15 dipendenti e abbiamo dovuto licenziarli. Il cantiere ci ha messo in ginocchio e non abbiamo avuto alcun sostegno dall’amministrazione comunale. Sono stati tre anni di agonia”.