C’è chi, finalmente, dopo anni di tentativi con tre diversi presidenti, riesce a rientrare da Bruxelles con promozione a dirigente generale al quarto tentativo, e chi, invece, viene collocato in posti chiave per avere punti di riferimento anche quando lui presidente non lo sarà più. Rosario Crocetta non si fa fermare ne dal semestre bianco, ne dall’accordo raggiunto con Renzi in base al quale non sarà candidato per succedere a se stesso. A meno di due mesi dalle elezioni nomina, sposta, ruota dirigenti e crea dipartimenti.

E’ stata una giunta ricca di provvedimento quella di ieri sera. Forse la più attiva e proficua della storia di questo governo. Via libera ai fondi per gli sportellisti assegnati al Ciapi di Priolo per avviarli al lavoro dopo due anni di tira e molla. Una decisione annunciata e rinviata di continuo e presa al fotofinish subito prima di iniziare una revisione della burocrazia regionale che ha paragoni solo con le rotazioni al suo arrivo.

Protagonista della trattativa congli sportellisti ma anche di tante altre vicende Antonella Bullara lascia il dipartimento Lavoro per andare agli Affari informatici retto finora da Lucia Di Fatta, che però adesso diventa un dipartimento.

Al dipartimentyo lavorlo e weòlfare arriva un dirigente di lungo corso, Sergio Gelardi, che lascia il dipartimento Turismo a Maria Cristina Stimolo, che riesce, finalmente, a rientrare da Bruxelles dove era rimasta a lungo e da dove voleva tornare da anni senza riuscirvi. Crocetta assegna quell’ufficio, ma anche quello di Roma in una sorta di riunione dgeli uffici extraregionali, a Gaetano Pennino.

Ai Beni culturali arriuva una neo nominata proveniente direttamente da una sovrintendenza, quella di Palermo. Si tratta di Maria Elena Volpes che mantiene ad interim anche la sovrintendenza. Una scelta difficile da capire vistoc he di fatto si trova ad essere controlata e controllore.

Il primo attacco a queste scelte arriva dalla candidata presidente Lucia Pinsone ” L’attuale presidente della Regione – dice – non perde nessuna delle ultime occasioni per coprirsi di ridicolo. L’avvicendamento dei dirigenti generali a meno di due mesi dalle elezioni è irrispettoso di noi Siciliani, che l’anello al naso non ce l’abbiamo di certo, ma anche degli stessi dirigenti, che vengono messi nella scomoda posizione di cominciare un lavoro senza sapere se un possibile spoil system , previsto per legge, come il Presidente sa bene, glielo lascerà completare. Io non ci sto. È anche da questa mancanza di rispetto che le urne di novembre ci libereranno”.

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