“Un’azienda che vuole favorire l’utilizzo dei bus non può permettersi il lusso di perdere una fascia importante di utenza come quella dei giovani”. Lo dice Carlo Cataldi, coordinatore regionale dei Cobas Lavoro Privato settore Trasporti, informando che “l’Amat ha tolto dagli abbonamenti riservati agli under 27 la gratuità delle linee 101, 107 e dei tratti comuni in aggiunta alle quattro linee pagate. Non solo agli studenti, ma anche ad altre categorie di viaggiatori come i lavoratori”.
“Questa politica di vendita, di fatto, allontana un consistente numero di potenziali abbonati. Malgrado il prezzo conveniente, l’azienda perde così soldi che potrebbe incassare in anticipo” sostiene Cataldi, rimarcando l’inerzia dell’Amat anche su altri fronti: “Perché non viene riattivata l’app per la vendita dei biglietti? Ormai sono quasi due anni che, dopo la fase di sperimentazione, l’azienda ha abbandonato uno strumento al passo coi tempi. Per di più in grado di ridurre il ‘portoghesismo’, incrementare i ricavi e sopperire ad una rete di vendita dei ticket tradizionali alquanto carente”.
Quella dei mancati ricavi è una delle note dolenti sottolineate dai Cobas. “L’Amat – denuncia Cataldi – non ha pianificato nessuna attività di promozione degli abbonamenti nelle scuole, negli uffici e nelle grandi aziende. Iniziative che da anni suggeriamo come sindacato”.
“La verità – conclude il coordinatore regionale dei Cobas Trasporti – è che ai palermitani non viene fornito nessun incentivo per lasciare l’auto a casa e prendere i bus, peraltro pochi (ogni giorno in media ce ne sono in servizio circa 190) e sempre più soggetti a guasti. La dimostrazione lampante si è avuta con l’accensione delle telecamere che controllano i varchi della Ztl: traffico in tilt nelle aree limitrofe, che intrappola i bus e provoca la perdita di parecchie corse. Il sindaco Orlando aveva promesso in campagna elettorale che le partecipate del Comune, con l’ingresso in Giunta dell’assessore Riolo, avrebbero cambiato impostazione, trattando i cittadini non solo come semplici utenti ma come dei veri e propri clienti. Parole alle quali non sono seguiti i fatti. Orlando e la Riolo battano un colpo, visto che il riconfermato Cda dell’Amat continua a dimostrare la sua incapacità”.
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