Si ferma il trasporto pubblico a Palermo. Autisti e dipendenti di Amat hanno proclamato uno sciopero di otto ore. Mezzi fermi dalle 9 alle 17 per protestare rispetto alla mancanza di risposte, da parte dell’Amministrazione Comunale, sui problemi e sul futuro della società Partecipata di Palazzo delle Aquile. Fatto per il quale i lavoratori hanno organizzato un corteo fra le strade della città. Partiti da piazza Croci, i gruppi capitanati dalle organizzazioni sindacali raggiungeranno Palazzo Galletti al fine di incontrare il sindaco Roberto Lagalla.

I problemi del sistema tram

Un’adesione che, così come avvenuto l’8 gennaio scorso, ha ragginto il 100%. Sono 174 le vetture rientrate in rimessa, a cui si aggiungono i 14 mezzi del sistema tram. Ed è proprio la gestione del trasporto ferrato a rappresentare una delle principali preoccupazioni delle organizzazioni sindacali.  “C’è qualche problema a chiudere il bilancio 2022. Purtroppo il tram pesa dal primo giorno – dichiara Salvatore Girgenti della Fit Cisl -. Il costo del tram si aggira intorno ai 12 euro al chilometri. Noi ne riceviamo 4,8 al chilometro. Quindi c’è una perdita, la quale è stata totalmente sulle spalle di Amat. Non si può reggere un costo così pesante con pochi contributi dalla Regione. Abbiamo detto tante volte che il tram possono prenderselo se vogliamo. Noi garantiamo il gommato. Elemento che porta sicurezza ai lavoratori e alle famiglie”.

Il mancato rinnovo dei contratti di secondo livello

Quello dei conti dell’azienda di via Roccazzo non è il solo problema manifestato oggi in piazza. Tema principale delle rimostranze dei lavoratori è quello delle contrattazioni di secondo livello, ovvero i vari benefit (straordinari, buoni pasti, ecc.) che andrebbero riconosciuti ai lavoratori dell’azienda. “La contrattazione di secondo livello non si rinnova dal 2007 – commenta Katia Di Cristina della Uiltrasporti Uil -. I lavoratori guadagnano pochissimo. Il costo della vita cresce. E’ uno strumento necessario. Non è solo una questione economica, ma di organizzazione. Mancano gli autisti. C’è una carenza organica cronica di una sessantina di autisti, quando ci sarebbero ventisette vincitori di concorso pronti. Poi c’è il problema dei meccanici, ai quali scadrà il contratto il 1 aprile. Si mette a grave rischio la manutenzione degli autobus in città”.

Il racconto di un’autista

Disagi palesati dagli stessi dipendenti dell’azienda. “Noi facciamo turni anche di otto ore – racconta Giovanni Riggio -. Non abbiamo nemmeno i buoni pasto, nè le indennità di guida. Ci dispiace per la città. Sta subendo un danno notevole non avendo questo servizio pubblico, ma siamo costretti a farci sentire, facendo capire le nostre esigenze. E’ un nostro diritto scioperare, è un nostro dovere lavorare. Siamo contenti di fare questo lavoro. Nonostante le difficoltà, vado contento a lavorare ogni giorno. Ma quel minimo che ci spetta, noi dobbiamo rivendicarlo”.

“Pronti a nuovo sciopero di 24 ore”

Così come preannunciato nei giorni scorsi, i dipendenti di Amat marceranno su via Libertà, via Ruggero Settimo, via Maqueda e piazza Marina. Luogo, quest’ultimo, in cui terminerà il corteo, più precisamente a Palazzo Galletti, sede istituzionale del sindaco Roberto Lagalla. E, in caso di confronto negativo, è Carlo Cataldi dei Cobas a manifestare la possibilità di nuove manifestazioni. “Se le risposte del Comune non saranno esaustive, organizzeremo un nuovo sciopero di ventiquattro ore“.