Spacca i parabrezza di una decina di auto in centro parcheggiate in centro città. Ma in realtà, l’ambulante autore dell’atto di vandalismo in via Antonio Ugo Amico, a Palermo, non avrebbe dovuto essere nemmeno lì. Al di là dei motivi che hanno portato al gesto, la bancarella con cui l’uomo di origini bengalesi esercitava la propria “attività economica” era in completa violazione dell’ordinanza emanata lo scorso agosto dal Comune di Palermo per contrastare i fenomeni di violazione del decoro urbano. Peccato che la stessa risulti sospesa fino al 20 gennaio 2024.  Un provvedimento che, seppur dai nobili intenti, non ha mai avuto una piena efficacia, finendo col subire numerose violazioni. Ciò nonostante i controlli a tappetto effettuati dalla polizia municipale negli ultimi mesi.

Ambulante danneggia una decina di auto in via Amico

Secondo l'ordinanza emessa dal Comune di Palermo, nessun ambulante può stazionare nelle traverse di via Maqueda, salvo alcune categorie per definite dallo stesso documento. Ma le violazioni all'atto sono molteplici da parte di una serie di soggetti.

Una polemica, quella sulle violazioni all’ordinanza anti-abusivi, che riesplode dopo quanto avvenuto davanti alla facoltà di Scienze Politiche di Palermo. Intorno alle 13 di ieri (16 gennaio), un uomo di origini bengalesi ha imbracciato una spranga di ferro e ha colpito i parabrezza di una decina di auto parcheggiate sul posto, danneggiandole notevolmente. L’uomo, di origini bengalesi, è stato bloccato dai carabinieri. Da capire le cause che hanno portato al gesto. Due le ipotesi raccontate dai presenti. La prima parla di una lita avuto fra l’ambulante e alcuni proprietari di motorini parcheggiati in via Amico. Motivo del contendere, lo spazio occupato dai mezzi che, secondo il cittadino di origini bengalesi, sarebbe dovuto essere occupato dalla sua bancarella. L’altra ipotesi parla di un possibile diverbio fra ambulanti. Non si esclude inoltre l’ipotesi che, a contribuire all’esplosione di rabbia, abbiano contribuito alcuni problemi psichici dai quali l’uomo potrebbe essere affetto da tempo.

L’ordinanza del Comune contro gli ambulanti abusivi

Al di là delle ragioni che hanno portato ai ripetuti atti di vandalismo, va detto che l’ambulante non sarebbe dovuto esssere neppure esse lì. Ciò in virtù di un’ordinanza del Comune di Palermo. Lo stop agli ambulanti abusivi nel centro città è infatti previsto dall’ordinanza 157 del 3 agosto, firmata dal sindaco Roberto Lagalla su proposta dell’assessore alle Attività Produttive Giuliano Forzinetti e della dirigente Rosa Vicari. Atto resosi necessario per “l’esigenza di contrastare il persistente fenomeno di violazione del decoro cittadino” e nel quale il Comune intima “il divieto di svolgere commercio su aree pubbliche, anche con mezzi mobili, sia alimentare che non alimentare, esercitato sia in forma itinerante (tipologia C) che temporanea in occasione di fiere mercato, nonché quello esercitato dai produttori agricoli” su una trentina di strade, tutte o quasi traverse di via Ruggero Settimo e via Maqueda. Lo stesso risulta sospeso fino al 20 gennaio.

C’è poi l’ordinanza del 2015..

A dire il vero, i divieti su quest’ultime arterie viarie del centro risalgono a ben prima, ovvero all’ordinanza 171 dell’8 luglio 2015. Un provvedimento quindi emesso dall’allora sindaco Leoluca Orlando ma che, nei fatti, ha trovato raramente piena attuazione, soprattutto fra piazza Verdi e la Stazione Centrale. Otto anni di vuoto nel quale gli abusivi hanno avuto la meglio. Un fenomeno che gli esponenti della Giunta Lagalla hanno provato a contrastare con questo nuovo atto, purtroppo senza successo. Già dalle prime ore di validità dell’atto, le violazioni sono state molteplici. Ciò nonostante i controlli a campione della polizia municipale. Nelle settimane successive poi, gli ambulanti abusivi hanno avuto la meglio, come dimostrano le numerose bancarelle che popolano del centro città ogni giorno.