Cgil Palermo e Legambiente hanno chiesto un incontro al Comune per promuovere la lotta all’amianto in città e nei luoghi di lavoro con azioni informative e di tutela. Un invito rivolto all’assessore all’Ambiente Sergio Marino e all’ufficio Ambiente del Comune per far conoscere i servizi dell’ufficio No amianto della Cgil Palermo, da poco istituito per informare e assistere lavoratori e cittadini, e per veicolare la campagna di informazione e formazione avviata da Legambiente sui pericoli per la salute derivanti dall’esposizione all’amianto.

La necessità di fare squadra nasce per dare risposte alle segnalazioni che provengono dagli abitanti di diversi quartieri di manufatti in amianto abbandonati per le strade e a chi denuncia la presenza, ancora diffusa in edilizia, di materiali in amianto in scuole e palazzi.

“Chiediamo un incontro, per spirito di collaborazione, per presentare le nostre attività. Proprio nell’ambito delle nostre azioni – dichiarano Marito Ridulfo, segretario provinciale Cgil Palermo e Tommaso Castronovo, di Legambiente – sono già diverse le segnalazioni pervenuteci dai cittadini nelle quali si evidenza la presenza di cemento amianto abbandonato in zone praticate da pedoni e che, quindi, costituisce grave pericolo per la salute pubblica”.

Dopo la denuncia fatta nei giorni scorsi da Cgil e Legambiente, sulla presenza di tubi in amianto lasciati nella villetta Vitocolonna di corso Tukory, frequentata da bambini e a due passi dal mercato Ballarò e dal percorso Unesco, nei giorni scorsi sono giunte richieste di interventi dalla zona di via Sammartino e dalla zona di Brancaccio.