Ancora polemiche sulle amministrative di Palermo. “A distanza di oltre 10 giorni dalle votazioni si è proceduto ieri alla proclamazione del Sindaco di Palermo. Probabilmente ci vorranno altre due settimane per conoscere i risultati ufficiali dei Consiglieri comunali e delle circoscrizioni. Stiamo monitorando con attenzione le attività di validazione dei risultati elettorali, e dai documenti emerge un vero e proprio caos”.

Lo denunciano i portavoce al Comune di Palermo del MoVimento 5 Stelle, Ugo Forello, Igor Gelarda, Giulia Argiroffi, Concetta Amella, Viviana Lo Monaco.

Gli attivisti grillini spiegano: “I presidenti di seggio e gli scrutatori, quasi la metà sostituiti per rinuncia, sono stati mandati allo sbaraglio senza alcuna formazione, dovendo lavorare per almeno 30 ore di fila senza pausa alcuna.
Lo spoglio è avvenuto in un clima di forte improvvisazione, e i verbali – spesso vuoti o compilati erroneamente – sono lo specchio di tale clima.
Gli Uffici stanno facendo uno sforzo enorme per ricomporre dati quanto meno realistici. E ancor peggio sarà quando si apriranno i verbali delle circoscrizioni”.

E ancora: “La Regione deve assumersi la responsabilità di questa situazione, avendo approvato una legge elettorale che non garantisce il corretto esercizio del diritto di voto.
La nostra attenzione in queste settimane sarà massima, segnalando alle autorità competenti tutte le difformità e incongruenze che stiamo riscontrando. Di certo non è in discussione la riconferma del sindaco, ma ci batteremo per difendere la corretta composizione del Consiglio comunale e dei Consigli circoscrizionali”.

Intanto in casa 5 stelle infuria la bufera. All’assemblea plenaria dei grillini conclusasi questa notte all’hotel Addaura, un gruppo di sette attivisti – erano tutti candidati al consiglio comunale – ha puntato il dito contro Ugo Forello – candidato sindaco sconfitto ma primo tra i grillini eletti a Sala delle Lapidi – senza mai citarlo ma il riferimento è stato chiaro a tutti.
Corrado Arculeo, Maria Citarrella, Salvatore Gallo, Rossella Lo Bianco, Sabrina Russo, Silvia Scardino e Lydia Schembri hanno firmato e depositato un documento in cui scrivono: “L’esito delle elezioni non è stato quello che ci saremmo aspettati anche se ancora qualcuno si ostina ad affermare che abbiamo ottenuto un successo. I candidati al Consiglio mettono a disposizione l’esperienza maturata per evitare che i medesimi errori possano ripetersi”.“

Gli aspiranti consiglieri sconfitti avrebbero insomma voluto da Forello qualche attenzione in più. Scrivono infatti che i candidati “non sono stati valorizzati malgrado si siano spesi sul territorio ed abbiano fatto molto per sostenere il candidato sindaco. Prova ne sia che nelle sezioni si sono registrate mono preferenze, relative soltanto al candidato sindaco”. E ancora: “Nel contesto della campagna elettorale doveva essere data ai candidati consiglieri la stessa visibilità dei presidenti e dei candidati alla Circoscrizione. Ognuno deve mirare al bene della collettività del Movimento e non alla propria affermazione personale”.“