E a Palermo mentre le sezioni scrutinate sono 400 su 600 si cominciano a delineare i risultati delle liste. Da una prima parziale mappatura si comincia a fare un focus. Ottimo sembrerebbe da questo primo screening il risultato di Sinistra Comune che al momento è ferma al 6,93% che ha sostenuto la candidatura di Leoluca Orlando.
“L’affermazione di Sinistra Comune dimostra che c’è una grande voglia di unità e la necessità di una nuova soggettività politica in grado di innovare pratiche e contenuti. L’esperimento di Sinistra comune è riuscito e adesso non si può più tornare indietro, anche in vista delle prossime elezioni regionali e politiche”. Così commenta Giusto Catania, assessore uscente della giunta palermitana ed esponente di Sinistra Comune.
“La conferma di Leoluca Orlando è il miglior viatico per continuare a praticare la trasformazione della città di Palermo – ha aggiunto -: in questi anni abbiamo realizzato un cambiamento radicale che ha prodotto una visione innovativa e un modello partecipato. Queste scelte hanno trovato il consenso dei palermitani”.
Spicca anche il risultato del cosidetto listone Democratici e Popolari che si attesta, al momento, all’8,41%. Qui è confluita l’esperienza dei Centristi per l’Europa: “Il risultato del capoluogo siciliano – afferma il coordinatore regionale dei Centristi per l’Europa Adriano Frinchi –, dimostra che la riconciliazione tra civismo e politica non è solo è un dato positivo ma è la carta vincente per fermare i populisti e mettersi al riparo dal ritorno di schemi politici fallimentari”.

“Credo che il modello palermitano diventerà un paradigma dal quale non si potrà prescindere per i prossimi appuntamenti elettorali siciliani” conclude il coordinatore regionale dei Centristi.

Guardando ai risultati al momento non certamente positivi spicca quello di Palermo Unione di Centro-Liberali- Popolari che restando così le cose non riesce a superare lo sbarramento del 5% fermandosi al 3,15%. Vicino alla soglia ma ancora fuori Pid Cantiere Popolare ferma al 4,26% un risultato che comunque si colloca al di sotto delle aspettative.